Dopo la presidenza della Commissione diritti umani, il turno al Consiglio-di Sicurezza delle Nazioni unite, per non parlare dei conque miliardi di-euro del "grande gesto" date al Governo Berlusconi con l'esplicito accordo-di Massimo D'Alema a Gheddafi, adesso ci si appresta ad eleggere la Libia-alla presidenza dell prossima Assemblea generale dell'Onu.
Il prescelto per l'onore sarebbe il Ministro libico per gli affari-africani Al Triki, quello che all'inizio dell'anno invitava gli stati-africani a ritirarsi dallo Statuto di Roma della Corte Penale-Internazionale contro il mandato di arresto spiccato nei confronti del-Capo di Stato sudanese Al Bashir per I crimini commessi in Darfur.
Contro questa ennesima onorificenza al regime dittatoriale del colonnello-Gheddafi vanno ravvivati immediatamente i "democracy caucus" previsti-dalla comunita' delle democrazie a cui l'Italia partecipa in veste di-membro del comitato di pilotaggio. Questi infatti erano nati per opporre-nelle varie elezioni all'Onu paesi democratici alle dittature.
In caso contrario si dica chiaramente in campagna elettorale europea che-PdL e PD continuano coi piccoli scontri di giorno per perseguire uniti-"obiettivi strategici" la notte.
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