3.03.2009

Su argomenti specifici (Trattato Italia-Libia - Moratoria pena di morte - Votazioni - Prezzi della buvette del Senato - Sollecito interpellanza)

PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signor Presidente, intervengo in merito a due questioni.

La prima è relativa all'entrata in vigore, dopo la ratifica odierna avvenuta sulla base di un dibattito durato pochi minuti in sede di Parlamento, con rispetto parlando, libico, del famoso Trattato Italia-Libia.

PRESIDENTE. Senatore Perduca, la prego di interrompere il suo intervento.

Chiedo ai colleghi di lasciare l'Aula con maggiore speditezza per agevolare la conclusione dei lavori parlamentari.

PERDUCA (PD). Come lei, signor Presidente, e i colleghi ricorderanno, in quella sede il Governo manifestò il proprio favore relativamente a tutti quei disegni di legge all'esame della Commissione finanze volti a garantire una corsia preferenziale per corrispondere finalmente alle richieste delle imprese italiane cacciate dalla Libia vent'anni fa.

Mi auguro che oggi, con l'entrata in vigoredel Trattato anche da parte della Libia, si possa in effetti rispettare l'impegno preso allora.

L'altra questione riguarda l'assoluzione di Tarek Aziz, già vice premier iracheno e Ministro degli esteri di quel Paese. Anche grazie alla mobilitazione italiana lanciata da Marco Pannella, fatta propria tanto dalla Camera quanto dal Senato, si è riusciti a fare emergere un processo che stava diventando nascosto e che si è concluso con l'assoluzione, anche se altri due processi sono ancora in corso, e il non ricorso all'uso della pena di morte.

Ebbene, altri quattro coimputati sono stati invece condannati a morte. Considerato il successo di questa iniziativa, portata avanti collettivamente quest'estate, credo che si debba chiedere al Governo iracheno di non applicare la pena di morte nei confronti dei quattro coimputati. Proprio grazie all'iniziativa italiana assunta nel 2007, si dovrebbe pervenire, da oggi in poi, ad una moratoria delle esecuzioni capitali in quel Paese.

No comments: