1.21.2009

Sulle problematiche relative al funzionamento della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi

PERDUCA (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PERDUCA (PD). Signora Presidente, io parlo giunto ormai al quinto giorno di sciopero della fame mentre altre 250 persone, tra le quali i membri della delegazione radicale alla Camera dei deputati e al Senato sono nella stessa condizione, con Marco Pannella che ha fatto tre giorni di sciopero della sete e con l'onorevole Beltrandi (tra l'altro di salute un po' cagionevole) che da sei giorni occupa quel luogo per sei mesi boicottato dalla maggioranza, poi frequentato per una riunione da maggioranza e minoranza per eleggere Presidente, Vice Presidenti e segretari e che adesso è boicottato da maggioranza e minoranza, salvo il presidente Villari, l'onorevole Beltrandi e l'onorevole Sardelli.
Sto parlando della Commissione di vigilanza in particolare sul servizio radiotelevisivo pubblico che, come si legge stamani sul «Corriere della Sera», è in una fase di stallo oggettivo e irrevocabile: sono parole del Presidente del Senato.
Ebbene, cosa si propone però per impedire che tutto ciò vada avanti? Si propongono delle soluzioni che, se portate avanti, creeranno dei precedenti gravissimi dal punto di vista del rispetto della legalità costituzionale in questo Paese.
Per andare contro a questo tipo di comportamenti le dimissioni in massa di ieri sera possono forse essere un primo passo nella direzione giusta, perché si spera che molto presto i Presidenti di Camera e Senato nominino i 37 nuovi commissari e che questi siano magari persone più attente alla pratica del rispetto della legalità.
Marco Pannella venerdì scorso ha depositato una denuncia già messa all'ordine del giorno e da sabato sono aperte delle indagini alla procura di Roma. Queste sono iniziative che possono arrivare a comminare sanzioni penali per violazione degli articoli 289 e 340 del codice penale. Da una parte, cioè, vi è l'interruzione di un servizio pubblico e, dall'altra, l'impossibilità di far lavorare delle assemblee legislative, tale quale è stata più volte considerata la Commissione di vigilanza RAI.
Ebbene, non vorrei ricominciare ad iscrivermi a parlare in fondo alla seduta ‑ come ho fatto per tutta l'estate - al fine di prendere la parola relativamente all'ordine dei nostri lavori, per la necessità di riportare all'attenzione delle massime cariche dello Stato il rispetto della Costituzione.
È giunta un'ultima notizia relativamente al fatto che domani è stata anticipata la riunione della Giunta per il Regolamento del Senato: ecco, spero che da quelle decisioni non escano ulteriori sfregi alla nostra Costituzione. (Applausi delle senatrici Carloni e Poretti).
PRESIDENTE. Senatore Perduca, riferirò al presidente Schifani.

1 comment:

Anonymous said...

sempre pronti a difendere padroni e poltrone, eh