Tra le tante dichiarazioni di questi giorni del Presidente del Consiglio in merito alla politica estera italiana, che spesso tendono ad allontanare il nostro paese dall'asse transatlantica, ve ne è stata una di chiaro favore alla rapida inclusione della Turchia nell'Ue. Nell'auspicare che alle parole seguano presto i fatti, ricordiamo che su suolo europeo già vivono oltre 250mila turchi nella parte settentrionale di Cipro.
In attesa che Ankara possa sedere a Bruxelles con diritti di cittadinanza europea, occorre sostenere il processi di riunificazione dell'isola mediterranea, unico esempio in controtendenza rispetto al fiorire di reivendicazioni secessionistiche, partendo dall'isolamento economico che i turco-ciprioti soffrono dal oltre 30 anni. L'Italia avvii iniziative a livello europeo per porre fine all'embargo economico e sostenga quegli imprenditori italiani che si mostrano desiderosi di investire nel nord dell'isola.
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