11.05.2008

Sulla mancata elezione del Presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi

PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signor Presidente, intervengo per denunciare che anche stamani la convocazione della Commissione parlamentare per l'indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi è andata a vuoto. (Applausi ironici dal Gruppo PdL). Sono sinceramente commosso dai complimenti che sono stati portati adesso al gioco democratico americano, tra l'altro ricordando la grande partecipazione che ciò è riuscito a suscitare nel popolo americano. Ma noi qui non siamo in una Aula che commenta tutto quello che accade fuori. Anche al nostro interno abbiamo degli obblighi costituzionali. Uno di questi è costituire questa Commissione, tra l'altro in un momento in cui la RAI viene anche fisicamente presa d'assalto.

Non so cosa sia stato deciso relativamente alle ulteriori convocazioni, ma mi sembra di capire che quella che fu annunciata come convocazione ad oltranza o sistematica, quotidiana e serrata, non ha sortito il proprio effetto.

Mi domando cosa vi sia ancora nella faretra delle più alte cariche dello Stato per cercare di scoccare la freccia che finalmente farà rientrare questo Parlamento all'interno della legalità costituzionale. (Applausi dal Gruppo PD).

PRESIDENTE. Senatore Perduca, le risponderò dopo aver dato la parola al senatore Pardi, che ha chiesto di interviene sullo stesso argomento. Il senatore Pardi ha facoltà di parlare.

PARDI (IdV). Signor Presidente, ho partecipato stamattina alla 34a votazione inutile per l'individuazione del Presidente della Commissione di vigilanza RAI. Non so se stupirmene o rammaricarmene. Probabilmente è stupido stupirsene. Viviamo in una situazione in cui il controllo sulle comunicazioni è esercitato in una maniera diversa da qualsiasi altra democrazia mondiale. Lo stesso soggetto è proprietario dell'impero delle comunicazioni private, esercita il potere politico e da questo controlla in parte, in modo significativo, le comunicazioni pubbliche.

Mi chiedo se, di fronte ad una situazione di questo tipo, non si debba prendere atto, con la massima semplicità, che un solo soggetto oggi può esercitare la vigilanza reale sulle telecomunicazioni e concludere, serenamente, che non c'è più bisogno della Commissione di vigilanza sulle telecomunicazioni.

PRESIDENTE. Senatore Pardi, mi consenta di non condividere le sue conclusioni in ordine a quella che, invece, è l'essenzialità e la funzione della Commissione di vigilanza RAI.

Ieri ho ricevuto il rappresentante del suo Gruppo e quello del Partito Democratico (il senatore D'Alia era impegnato in Aula), con i quali ho avuto una cordiale ed interessante conversazione. Mi sono fatto carico del contenuto del colloquio e posso assicurare sia al senatore Perduca che al senatore Pardi che rispetto a questo tema l'attività dei Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica continua incessante e sempre più impulsiva per la soluzione della questione.

No comments: