Sulla mancata elezione del Presidente della Commissione parlamentare
per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
PERDUCA (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.PERDUCA (PD). Signor Presidente, sarebbe possibile evitare questo tipo di intervento se non fosse che per la ventottesima volta è andata a buca la convocazione della Commissione di vigilanza RAI per l'elezione del suo Presidente; una Commissione che manca da ben cinque mesi e che continua a non poter essere insediata per la mancanza della partecipazione degli onorevoli senatori e deputati appartenenti alla maggioranza.
Ricordo che lei, congiuntamente con il presidente della Camera, onorevole Fini, ha annunciato una serie di convocazioni ad oltranza, tanto del Parlamento in seduta comune per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale, quanto per finalmente insediare questa Commissione, che ha rilevanza costituzionale.
Purtroppo, però, coloro i quali appartengono alla vostra parte politica continuano a boicottare questa sede, tra l'altro con dichiarazioni che, come sempre accade, vengono anche oggi fatte al di fuori di queste Camere relativamente all'atteggiamento che i Gruppi terranno in quella seduta.
Adesso, mi si dice che non è ancora chiaro se la seduta di questa sera delle ore 20,30 è confermata e che comunque non sono state confermate le altre convocazioni per questa settimana. Ora, mi domando se questa sia un'oltranza o... un oltraggio anche alle decisioni assunte dai Presidenti di Camera e Senato. Siamo riusciti a portare gli onorevoli parlamentari a scegliere un giudice della Corte costituzionale dopo tredici giorni di occupazione di aule parlamentari, compresa la plenaria, dopo otto giorni di sciopero della sete di Marco Pannella e un'iniziativa alla quale hanno aderito, praticando la non violenza per alcuni giorni, 40 parlamentari. Ben 507 parlamentari, equivalenti alla maggioranza assoluta di Camera e Senato hanno poi firmato una lettera indirizzata a lei e al presidente Fini in cui si chiede una convocazione ad oltranza della Commissione di vigilanza RAI.
Mi appello ai colleghi parlamentari, sempre che vi sia qualcuno interessato alla questione, non soltanto perché si firmino i testi presentati motu proprio, ma anche affinché pratichino le proprie convinzioni senza vincolo di mandato, secondo quanto previsto - lo ricordo - dalla nostra Costituzione.
Spero che vorrà condividere con il Presidente della Camera queste preoccupazioni che appartengono a ben 507 parlamentari. (Applausi dal Gruppo PD e del senatore Pardi).
PRESIDENTE. Senatore Perduca, le confermo ed assicuro l'impegno reciproco del Presidente del Senato e del Presidente della Camera alla soluzione di questo tema. Ieri si è registrato il raggiungimento di un primo grande obiettivo per il quale il suo partito si era speso molto, l'elezione di un giudice della Corte costituzionale.
Mi sono consultato pochi minuti or sono con il presidente Fini, con il quale mi sono incontrato presso il Quirinale in occasione del giuramento delle neoeletto giudice costituzionale, e abbiamo concordato - siamo in fase di definizione - un calendario molto intenso per le sedute della prossima settimana relative alla convocazione della Commissione di vigilanza RAI.
Lei sa che non è ovviamente nei poteri dei Presidenti di Camera e Senato indurre, costringere e portare al voto i parlamentari, i quali sono liberi non soltanto di poter esprimere il voto senza vincoli di mandato, ma anche di recarsi o no a votare. Sta alla loro responsabilità ed etica politica assumere queste scelte.
Le confermo in ogni caso che l'impegno dei Presidenti di Camera e Senato è intenso.
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