PRESIDENTE. È iscritto a parlare il senatore Perduca. Ne ha facoltà.
PERDUCA (PD). Signor Presidente, prendo atto dell'interesse del senatore Butti relativamente alla disinformazione o alla mala informazione dei nostri giovani perché proprio lui è capogruppo di un manipolo di persone che non si presentano da cinque mesi, evitando l'elezione del Presidente della Commissione di vigilanza della RAI, che proprio di informazione o mala informazione o disinformazione si dovrebbe interessare. (Commenti dai banchi del Gruppo PdL). Certo, fa bene. Speriamo possa assumersi presto le sue responsabilità.
Fa, invece, piacere sentire che in cuor suo, da quella parte del Parlamento, c'è qualcuno che questi problemi li pone al centro dalla propria iniziativa politica a parole. Parole vuote di fatti sono quelle che si trovano all'interno di questo decreto che sembra entrare nella catena di decreti che vengono affidati ai vari Ministri come compito per la nuova legislatura o, nel caso di specie, come compito per le vacanze, essendo stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° settembre, ma che non fanno niente.
Qui dentro non c'è assolutamente niente di necessario ed urgente da porre all'attenzione di un Parlamento che ormai viene soltanto convocato per ratificare ciò che viene deciso altrove e, se non piacciono anche i commenti o i contributi che vengono fatti, si mette la fiducia e si va avanti in maniera molto più spedita perché l'anno scolastico, in questo caso, doveva iniziare ed è già iniziato.
I compiti per le vacanze, però, in qualche modo sono stati ben fatti, almeno nell'articolo 1 di questo decreto-legge, perché si legge che sono attivate azioni di sensibilizzazione e formazione del personale finalizzate all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione».
Credo che si devono essere dimenticati qualcosa da includere perché, visto e considerato cosa c'è stato offerto nei mesi scorsi, bisognava dire: cittadinanza esclusivamente da far godere a italiani nati in Italia da genitori italiani, possibilmente non portatori della ben che minima disabilità. Queste tre cose andavano messe come nota a pié pagina perché nel resto del provvedimento e anche nelle dichiarazioni che sono state fatte alla Camera in sede di dibattito, in particolare dalla Lega, si capisce che si vogliono, comunque, tener separate queste due entità all'interno della nostra Repubblica che, quindi, deve avere necessariamente una cittadinanza che va graduata a seconda dell'appartenenza - parolaccia etnica - oppure delle proprie capacità o qualità psicofisiche.
Tutto questo è inaccettabile perché menzionate anche la Costituzione e addirittura volete che questi principi, con un taglio di 8 miliardi di euro, possano essere portati avanti all'interno delle nostre scuole, perché c'è bisogno di imporre, attraverso il ripristino addirittura del voto in condotta, la necessità del silenzio perfetto davanti al maestro unico, sul quale, peraltro io non ho assolutamente alcun tipo di problema avendo raccolto le firme già in passato, oltre dieci anni fa, per un referendum che chiedeva proprio questo.
I programmi, però, si baseranno su libri programmati con un piano quinquennale, e quindi qualsiasi cosa accada non potrà essere inclusa, tranne che con dispense magari fornite sbobinando le trasmissioni della televisione pubblica o privata, anche gratuitamente perché potranno essere sponsorizzate da questo o quel grosso gruppo nazionale o internazionale. Non ci saranno, poi, gli strumenti necessari per portare avanti la missione della scuola pubblica che è quella sicuramente di istruire - non so che cosa si possa imparare relativamente alla cittadinanza e alla Costituzione dai tre ai sei anni ma siamo sempre pronti a essere stupiti dagli effetti speciali di questa maggioranza - ma è altrettanto importante avere i mezzi necessari e anche, non mi ricordo bene l'espressione, i centri di espletamento e di fornitura di servizi educativi distribuiti su tutto il territorio.
Comunque, la cosa più preoccupante, visto e considerato che si ritiene che le manifestazioni di piazza siano delle provocazioni, è quello che viene pubblicato su un giornale che io notoriamente non leggo, si chiama «libero», ma mi è stato segnalato poco fa dal senatore Della Seta dove un deputato del PdL dice che prima i carabinieri con pazienza chiedano a chi ottura l'ingresso degli istituti superiori di sgombrare, e se gli occupanti non obbediscono, qualche calcio nelle parti molli sarà un prezzo giusto per ripristinare la legalità democratica e repubblicana. Non so se si parlasse della Repubblica di Salò, sicuramente questa è incitazione a delinquere e viene da uno di voi. (Applausi dal Gruppo PD).
Allora, siccome io posso non essere d'accordo, avendo occupato l'università negli anni Novanta e anche un'Aula del Parlamento giusto fino all'altro giorno, per rispetto della legalità costituzionale repubblicana, invito se per caso grazie a Radio radicale fossero in ascolto gli occupanti... (Il microfono si disattiva automaticamente).
PRESIDENTE. Senatore Perduca, la prego di concludere. PERDUCA (PD). ...Di notte e nel fine settimana per dare la dimostrazione a voi che magari volete mandare, se non bastano i carabinieri, anche l'Esercito che state mandando dappertutto, che questa è gente che si pone il problema dell'educazione in Italia e non della disciplina. (Applausi dal Gruppo PD).
No comments:
Post a Comment