10.31.2008

Contro Ottolenghi (e Tony Blair), sul Foglio di oggi

Al direttore - Mi domando come mai, nel suo pur ampio pezzo, Emanuele Ottolenghi abbia deciso di non passare in rassegna un suo (ex?) beniamino: il rappresentate per il quartetto Tony Blair. Beniamino perché, se ricordo bene, fedele alleato di George Bush nell'opporsi ai radicalismi fondamentalisti che vogliono la guerra, permanente o definitiva pare oggi poco importare, contro gli israeliani. Non mi pare dimenticanza da poco viste le dure e condivisibili critiche relativamente al possibile atteggiamento europeo, magari su ispirazine italiana, nei confronti di Teheran.

Se mai si volesse recuperare a cotanta distrazione, consiglio anche l'amaro calice dei sondaggi dell'eurobarometro che vorrebbero gli israeliani esercitare il proprio fiuto contro gli inghippi manifestando sostegno all'inclusione del loro paese nell'Unione europea. Marte potrebbe essere dietro l'angolo. Shalom

Marco Perduca, co-vicepresidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, senatore nel gruppo del Pd

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