6.17.2008

Ai sensi dell'Articolo 96 del regolamento del Senato

PERDUCA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PERDUCA (PD). Signor Presidente, stiamo assistendo ad un cambiamento anche semantico: necessità ed urgenza sono ormai sistematicamente tradotti come emergenza. Questo è un Governo che vuole andare avanti per i prossimi cinque anni ponendo una serie di emergenze: rifiuti, intercettazioni, caveat, infrastrutture, energia e sicurezza. Siamo stati bombardati dal primo giorno con una serie di emergenze fino ad aver scoperto oggi - e mi pare che la lettera del presidente del Consiglio Berlusconi in qualche modo lo certifichi - la vera emergenza, che è stata inclusa nel quadro di un problema che affronta tutta la società, quello dell'amministrazione della giustizia, che viene chiamata vera e propria emergenza sociale.

Ebbene, la senatrice Bonino ha chiaramente esplicitato che in questo Paese, in effetti, un'emergenza sociale relativamente all'amministrazione della giustizia esiste, di sistematica e quotidiana violazione dei diritti umani dei cittadini italiani. Non è possibile che in un Paese esistano dieci milioni di processi sospesi, divisi tra civili e penali, che si protraggono per dieci anni. Quindi, chiunque qui dentro ha sicuramente un problema con la giustizia.

Riteniamo che si debba non passare all'esame di questo tipo di misure, proprio perché se c'è un'emergenza - e questa c'è - essa va affrontata in altro modo. Mi unisco quindi alla richiesta dei colleghi senatori del Gruppo del PD, chiedendo anch'io un'immediata convocazione della Conferenza dei Capigruppo, perché i tempi necessari per affrontare la vera emergenza sociale di questo Paese vanno sicuramente ridiscussi.

1 comment:

Anonymous said...

Un sacco di parole per non dire niente...