2.27.2008

Interessante dibattito a Roma sul "genocidio degli armeni"

NE/ GENOCIDIO ARMENI, STORICO TURCO:DOCUMENTI NEGANO VI SIA STATO
Professor Ataov ad Apcom: lobby armena è forte e controlla media

Di Jan Bernas

Roma, 27 feb. (Apcom) - Negare, negare, negare. Ovviamente sulla
base di approfondite ricerche e documenti storici. Questa la tesi
del professor Turkkaya Ataov a Roma in occasione del convegno "Le
relazioni turco-armene
" a Palazzo Marini, organizzato da Quaderni
Radicali in collaborazione con l''Unione di amicizia
Italia-Turchia: "il genocidio degli armeni" del 1915 ad opera
dell''allora Impero Ottomano "non è mai esistito".

Specialista e autore di numerosi libri sull''argomento, Ataov
sostiene semplicemente che la tesi armena sia priva di qualsiasi
fondamento, "non supportata da alcun documento storico". "La
storia deve essere valutata attraverso fatti e fonti. La
questione armena è altamente politicizzata, mentre dovrebbe
essere libera da influenze interne e esterne", ha spiegato il
professore ad Apcom.

Questa controversa pagina della storia divide ancora Ankara e
Yerevan a distanza di quasi un secolo. Secondo l''Armenia il
genocidio ci fu e provocò la morte di circa 1,5 milioni di
persone. Ankara fa muro e contesta numeri e ragioni storiche. I
due Paesi hanno interrotto ogni rapporto diplomatico dal 1991.
Due anni dopo la Turchia ha chiuso anche la frontiera come
conseguenza della guerra del Nagorno Karabakh.

Secondo Ataov, non esiste alcun genocidio armeno. "Gli armeni
combattevano nella prima guerra mondiale contro l''Impero
ottomano. Uccisero e furono uccisi. In quella situazione malattie
e epidemie dilagarono e ovviamente colpirono indiscriminatamente
turchi e armeni". "E allora - si chiede il professore - per quale
motivo Ankara si dovrebbe sentire responsabile? Di cosa?".

A dispetto delle proteste di Ankara, la Francia ha riconosciuto
ufficialmente il genocidio degli armeni, punendo addirittura con
il carcere la sua negazione. Sulla stessa linea si era posto
anche il Congresso americano, provocando forti critiche da parte
turca. La questione per ora è stata rimandata a dopo le
presidenziali. Entrambi i candidati democratici Hilary Clinton e
Barack Obama hanno dichiarato di voler riconoscere il genocidio
in caso di vittoria. Se quindi il dossier è privo di qualsiasi
fondamento storico - come sostiene Ataov - perchè Parigi e
Washington dovrebbero riconoscere una non-verità? "Perchè le
lobby armene - spiega il professore - sono ricche a sufficienza
per controllare e influenzare i media. Negli USA non si può
neanche immaginare di venire eletti senza l''appoggio della lobby
armena negli States. Cosa ne sanno Obama e la Clinton degli
armeni e di cosa sarebbe successo quasi un secolo fa? niente".

La creazione di una commissione congiunta tra storici turchi e
armeni - così come annunciato dal presidente Erdogan - sembrava
potesse aprire la strada alla riconciliazione. Progetto che però
è affondato sul nascere. "Gli storici armeni non si sono
presentati. Non hanno documenti, ecco perchè. Il genocidio -
ribadisce Ataov - non c''è mai stato".

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