7.09.2007

Il rischio della fine di una storia. Quale?

From: Antonio Bacchi
To: "Undisclosed-Recipient:;"
Sent: Monday, July 09, 2007 4:52 PM
Subject: Urgente: una lettera aperta a Marco Pannella

Cari compagni, vi giro il testo di una lettera aperta a Marco Pannella e ai dirigenti del partito, promossa da alcuni compagni di varie realtà locali radicali, a seguito di quanto avvenuto nell'ultimo Comitato nazionale di Radicali Italiani.

Con gli altri promotori della lettera aperta, ci auguriamo di poter leggere i vostri commenti e la vostra opinione in merito.

In questo momento stiamo raccogliendo le adesioni al documento (che si avvicinano già a un centinaio) e chiedo anche a voi - se siete d'accordo - di aderire e comunicarcelo con una mail.

Antonio Bacchi

Di seguito:

- il testo della lettera aperta a Pannella e ai dirigenti radicali

- la mozione “anti capezzone” dell’ultimo comitato nazionale

LETTERA APERTA A MARCO PANNELLA E A TUTTI I DIRIGENTI NAZIONALI RADICALI

Noi, dirigenti, iscritti, militanti, simpatizzanti radicali rivolgiamo questa lettera aperta a Marco Pannella e a tutti i dirigenti nazionali radicali.

Quella che vede contrapposta molta parte della dirigenza radicale a Daniele Capezzone è ormai questione che tracima dal piano politico, come dimostra quanto avvenuto in chiusura dei lavori dell’ultimo Comitato nazionale di Radicali Italiani.

Si possono criticare le scelte politiche ed anche i comportamenti da parlamentare di Daniele Capezzone, come di qualunque altro compagno, ma quella che stiamo vivendo si dimostra sempre più come una lotta interna di crescente violenza, colma di colpi bassi e senza regole, che ci sta portando ad esaurire in questa follia collettiva le nostre già poche energie.

Noi, firmatari di questa lettera, non ci riconosciamo nella mozione particolare dell’ultimo Comitato nazionale, per il contenuto ad personam delle sue premesse e per la modalità con la quale è stata condotta la votazione in quella fase finale dei lavori; così come, per gli stessi motivi, non ci riconosciamo in una parte del contenuto delle pagine a pagamento acquistate su Il Foglio e Il Riformista. Tutta questa vicenda è stata una brutta pagina, estranea alla storia e alla teoria politica radicale.

Noi, firmatari di questa lettera, auspichiamo che cessi questo attacco scomposto e controproducente nei confronti di Daniele Capezzone (come per il “prossimo Daniele Capezzone” che verrà) e si passi ad una fase dove tutte le diversità interne possano essere valorizzate o, almeno, considerate semplicemente come tali e non come un attacco alla vita del partito. Siamo o non siamo quelli della doppia tessera, quindi anche della possibilità di percorrere parallelamente storie politiche diverse? Siamo o non siamo il partito delle Associazioni che possono nascere senza bisogno di chiedere al centro se sono accettabili o utili i temi politici e le linee programmatiche che intendono perseguire?

Noi, firmatari di questa lettera, sentiamo l’esigenza di una riflessione approfondita su come ri-organizzarci, su quali nuove regole siano necessarie per garantire un futuro e una crescita - anche territoriale - all’intera area che i radicali oggi rappresentano.

Noi, firmatari di questa lettera vediamo il rischio della fine di una storia, che è anche la nostra storia personale, che abbiamo amato e amiamo e che soprattutto riteniamo ancora necessaria al paese, e che oggi vediamo messa in discussione dal comportamento di buona parte della dirigenza radicale.

Caro Marco, ricordi? “Fai quello che devi, accada quello che può”. Questa lettera che ti rivolgiamo è quello che riteniamo di dover fare. Ciò che potrà accadere dipenderà soprattutto da te ma anche dal comportamento di tutti coloro che hanno a cuore le sorti e la storia dei Radicali.

Con affetto.

MOZIONE PARTICOLARE del Comitato nazionale di Radicali Italiani

- Roma, 1 luglio 2007

Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani, riunito in Roma il 29/30 giugno – 1 luglio, preso atto delle informazioni e notizie relative a comportamenti parlamentari, specie alla Camera dei Deputati, notizie assolutamente, nella loro gravità e puntualità, sconosciute, ulteriore scandalosa preziosa testimonianza del “Caso Italia”, di ulteriore negazione di qualsiasi parvenza di democraticità e di un qualsiasi rispetto della Stato di Diritto,

Preso altresì atto che:

- il deputato Daniele Capezzone, Segretario nazionale di Radicali Italiani in carica quando fu eletto per designazione della Rosa nel Pugno – e non solamente dai soggetti politici radicali – sia deputato e poi alla più prestigiosa carica parlamentare della storia radicale;

- dall’inizio della legislatura fino al 7 giugno 2007, in 96 giorni in cui si è votato alla Camera dei Deputati, Daniele Capezzone aveva partecipato a 118 delle 3.116 votazioni complessive; al 3 aprile 2007, dopo quasi un anno di legislatura, aveva partecipato solo a 52 votazioni su 2.458; è stato presente solo 8 sui 96 giorni di votazioni della Camera dall’apertura della legislatura (assente 44 giorni “giustificato” e 44 ingiustificato) insomma lui, il leader liberale e radicale è il più assenteista dei deputati, il più sistematico nell’abusare di una prassi anti-regolamentare sulla figura delle “missioni”;

- risulta aver quotidianamente pressoché ossessivamente praticato – riservandoli ai mass-media, quasi mai a momenti istituzionali e democratici – critiche e attacchi prevalentemente indirizzati a Governo, Maggioranza, Rosa nel Pugno, soggetti politici radicali;

- risulta inoltre aver del tutto espletato la sua linea di comportamenti extraparlamentari con una totale mancanza di impegno nella e della Commissione che presiede, interlocutrice parlamentare, istituzionale, sui temi connotanti la presenza politica e parlamentare, civile radicale e della Rosa nel Pugno, al contrario di quanto realizzato dagli altri parlamentari radicali della Rosa nel Pugno;

Preso atto di tutto ciò, di un comportamento che esaspera i comportamenti di casta, anti istituzionali, antidemocratici sia in parlamento, sia nell’azione politica nei confronti dei soggetti politici radicali cui appartiene;

DELIBERA

una immediata mobilitazione di opinione pubblica e istituzionale perché venga immediatamente resa pubblica tutta la documentazione sui comportamenti istituzionali di tutti i deputati e senatori, nell’esercizio della loro funzione, nelle loro attività e inattività parlamentari.

Hanno votato a favore:

1. Matteo Angioli

2. Nicolas Ballario

3. Marco Beltrandi

4. Rocco Berardo

5. Daniele Bertolini

6. Werther Casali

7. Jolanda Casigliani

8. Lorenzo Cenni,

9. Antonio Cerrone

10. Deborah Cianfanelli

11. Sergio D’Elia

12. Bruno Pasin (Rappresentante Associazione Loris Fortuna)

13. Umberto Gambini

14. Sabrina Gasparrini

15. Marco Gentili

16. Alessandro Massari

17. Matteo Mecacci

18. Antonio Mosca

19. Walter Noli

20. Rodolfo Viviani

21. Alessandra Pinna (Rappresentante Associazione Radicaliroma)

22. Pio Rapagnà

23. Sergio Pasquale Ravelli

24. Alessandro Rosasco

25. Giuseppe Rossodivita

26. Maurizio Turco

27. Marco Pannella

28. Marco Cappato

Hanno votato contro:

1. Raffaele Ferraro

2. Danilo Carmelo Maccarrone

3. Bruno Giovanni Mellano

4. Mattia Panazzolo

5. Pietro Pipi

6. Fabrizio Tosti

7. Luca Perego

Si sono astenuti:

1. Lucio Bertè

2. Francesco Maria Pullia

3. Giorgio Ragazzini (Rappresentante Associazione Andrea Tamburi)

Assenti: 46 (su un totale di 84 membri del Comitato).

15 comments:

Anonymous said...

Barvo perduca, ottimo lavoro...come al solito.
Potevi anche leggere bene prima di postarlo, o no!

Nella mail che ho ricevuto anche io c'era scritto "Vi preghiamo, per il momento, di mantenere riservata questa comunicazione (quindi: di non far girare il testo in alcun modo, e di non inviarlo nelle mailing list o sui forum)".

Anonymous said...

perchè, perduca legge?

Anonymous said...

perchè, perduca pensa?

Anonymous said...

Perduca......SVEGLIA!!!!!

Anonymous said...

From: Antonio Bacchi
To: "Undisclosed-Recipient:;"
Sent: Monday, July 09, 2007 4:52 PM
Subject: Urgente: una lettera aperta a Marco Pannella

Cari compagni, vi giro il testo di una lettera aperta a Marco Pannella e ai dirigenti del partito, promossa da alcuni compagni di varie realtà locali radicali, a seguito di quanto avvenuto nell'ultimo Comitato nazionale di Radicali Italiani.

Con gli altri promotori della lettera aperta, ci auguriamo di poter leggere i vostri commenti e la vostra opinione in merito.

In questo momento stiamo raccogliendo le adesioni al documento (che si avvicinano già a un centinaio) e chiedo anche a voi - se siete d'accordo - di aderire e comunicarcelo con una mail.

Antonio Bacchi

Di seguito:

- il testo della lettera aperta a Pannella e ai dirigenti radicali

- la mozione “anti capezzone” dell’ultimo comitato nazionale

LETTERA APERTA A MARCO PANNELLA E A TUTTI I DIRIGENTI NAZIONALI RADICALI

Noi, dirigenti, iscritti, militanti, simpatizzanti radicali rivolgiamo questa lettera aperta a Marco Pannella e a tutti i dirigenti nazionali radicali.

Quella che vede contrapposta molta parte della dirigenza radicale a Daniele Capezzone è ormai questione che tracima dal piano politico, come dimostra quanto avvenuto in chiusura dei lavori dell’ultimo Comitato nazionale di Radicali Italiani.

Si possono criticare le scelte politiche ed anche i comportamenti da parlamentare di Daniele Capezzone, come di qualunque altro compagno, ma quella che stiamo vivendo si dimostra sempre più come una lotta interna di crescente violenza, colma di colpi bassi e senza regole, che ci sta portando ad esaurire in questa follia collettiva le nostre già poche energie.

Noi, firmatari di questa lettera, non ci riconosciamo nella mozione particolare dell’ultimo Comitato nazionale, per il contenuto ad personam delle sue premesse e per la modalità con la quale è stata condotta la votazione in quella fase finale dei lavori; così come, per gli stessi motivi, non ci riconosciamo in una parte del contenuto delle pagine a pagamento acquistate su Il Foglio e Il Riformista. Tutta questa vicenda è stata una brutta pagina, estranea alla storia e alla teoria politica radicale.

Noi, firmatari di questa lettera, auspichiamo che cessi questo attacco scomposto e controproducente nei confronti di Daniele Capezzone (come per il “prossimo Daniele Capezzone” che verrà) e si passi ad una fase dove tutte le diversità interne possano essere valorizzate o, almeno, considerate semplicemente come tali e non come un attacco alla vita del partito. Siamo o non siamo quelli della doppia tessera, quindi anche della possibilità di percorrere parallelamente storie politiche diverse? Siamo o non siamo il partito delle Associazioni che possono nascere senza bisogno di chiedere al centro se sono accettabili o utili i temi politici e le linee programmatiche che intendono perseguire?

Noi, firmatari di questa lettera, sentiamo l’esigenza di una riflessione approfondita su come ri-organizzarci, su quali nuove regole siano necessarie per garantire un futuro e una crescita - anche territoriale - all’intera area che i radicali oggi rappresentano.

Noi, firmatari di questa lettera vediamo il rischio della fine di una storia, che è anche la nostra storia personale, che abbiamo amato e amiamo e che soprattutto riteniamo ancora necessaria al paese, e che oggi vediamo messa in discussione dal comportamento di buona parte della dirigenza radicale.

Caro Marco, ricordi? “Fai quello che devi, accada quello che può”. Questa lettera che ti rivolgiamo è quello che riteniamo di dover fare. Ciò che potrà accadere dipenderà soprattutto da te ma anche dal comportamento di tutti coloro che hanno a cuore le sorti e la storia dei Radicali.

Con affetto.

Anonymous said...

troppo tardi, le parole del bacchi già riecheggiano nella blogosfera!!! ehhehhehhe

perdukistan said...

grazie, ormai son abituato a questo tipo di complimenti. siccome siamo per la trasparenza che traspaia tutto fin da subito.

a me non era stata inviata ma qualcuno deve avere degli indirizzi sbagliati...

Anonymous said...

Si, certo, come no: allora adesso ti invio io un comunicato stampa improvvisato e vediamo se lo pubblichi!

Anonymous said...

Joe Tempesta, forse ti sfugge, allora te lo riporto paro-paro.

"L’idea è di rendere pubblica l’iniziativa solo dopo aver raggiunto e superato le 100 adesioni, puntando a raccoglierne alla fine almeno il doppio. Vi preghiamo, per il momento, di mantenere riservata questa comunicazione (quindi: di non far girare il testo in alcun modo, e di non inviarlo nelle mailing list o sui forum)."

Anonymous said...

Comunque a questo punto ormai è andata per cui è tutta pubblicità!

perdukistan said...

secondo me le 100 si raccolgono più facilmente

Anonymous said...

Ma te Perduca firmi?

perdukistan said...

io fermo

Anonymous said...

Fermo nel senso che non ti schiodi dalla tua "poltroncina".

perdukistan said...

esatto! che non lo sapevi che presto lancio kulodipiombistan?