7.28.2007

Cose antiche rivitalizzate

sono in progress alla Wu - Ming Foundation.

Più di quel che ti aspettavi da una banda di scrittori

Nel gennaio 2000 un quinto scrittore si unisce ai quattro autori di Q. Nasce così un nuovo gruppo, Wu Ming (per esteso: Wu Ming Foundation).
"Wu - Ming" è un'espressione cinese, significa "senza nome" (無名) oppure "cinque nomi" (伍
名), dipende da come si pronuncia la prima sillaba. Il nome della band è inteso sia come omaggio alla dissidenza ("Wu Ming" è una firma molto comune tra i cittadini cinesi che chiedono democrazia e libertà d'espressione) sia come rifiuto della macchina fabbrica-celebrità, sulla cui catena di montaggio l'autore diventa una star. "Wu Ming" è anche un riferimento al terzo verso del Dàodéjīng (Tao Te Ching): "Wu ming tian di zhi shi", "Senza nome è l'origine del cielo e della terra". "Wu Ming" (唔明) può anche significare "non capire" in cantonese (grazie, Wesley!)
A rigore, noi non siamo anonimi. I nostri nomi non sono segreti. Tuttavia, utilizziamo cinque nomi d'arte composti dal nome della band più un numero, seguendo l'ordine alfabetico dei nostri cognomi. La formazione è: Roberto Bui alias Wu Ming 1, Giovanni Cattabriga alias Wu Ming 2, Luca Di Meo alias Wu Ming 3, Federico Guglielmi alias Wu Ming 4 e Riccardo Pedrini alias Wu Ming 5.
Nel periodo 2000-2006, l'opera più ambiziosa di Wu Ming è stata 54, un romanzo con decine di personaggi (compresi Cary Grant e il maresciallo Tito) ambientato nel 1954, finora tradotto in inglese, olandese, spagnolo e portoghese. Il libro ha ispirato anche il gruppo folk-rock degli Yo Yo Mundi, il cui concept album (anch'esso intitolato 54) è uscito all'inizio del 2004.
I membri della band hanno scritto anche libri "solisti". Nell'ordine: Havana Glam di Wu Ming 5 (2001), Guerra agli Umani di Wu Ming 2 (2004), New Thing by Wu Ming 1 (2004) e Free Karma Food di Wu Ming 5 (2006).
La band è anche co-autrice della sceneggiatura di Lavorare con lentezza (regia di Guido Chiesa, 2004, qui il sito ufficiale).
Nel 2007 è anche uscita, a cura di Wu Ming 1, un'antologia di jazz radicale degli anni Sessanta, The Old New Thing (2 cd + libro).

3 comments:

Anonymous said...

Adoro Q, secondo me è meglio de Il Nome della Rosa, mentre 52 mi ha lasciato un po' più freddina. Galatea, che non capiscce granchè di rock, ma legge, legge, legge. Ciao!

perdukistan said...

a forza di leggere vedrai che anche col rock farai progressi. ogni tanto alscolta radiukistan

Anonymous said...

galatea anche di matematica mi sa che.... 54, non 52!