7.23.2007

ANvedi l'eretico!

C'è di che sganasciarsi, sganasciarsi davvero.

Prove d'intesa tra An e Capezzone

da "Il Giornale", 20 luglio 2007. Pag. 6

«Apriamolo, questo c.o di partito!» sbotta Andrea Ronchi su­scitando l'applauso frenetico dei giovani di Azione universitaria. In attesa di «aprire» An, il portavoce intanto prova ad allargare la Cdl. A Daniele Capezzone che però è rimasto bloccato dal traffico o da un incidente, e accusa già un'ora di ritardo. Ronchi intanto lo giusti­fica e lo esalta, spiegando alla pla­tea che l'«eretico» della Rosa nel Pugno «ha capito coerentemente, e ne sta pagando un prezzo col suo partito che lo critica, che la scelta di campo che aveva fatto non è stata tra le più felici». Capezzone, quando infine raggiunge il palco del meeting, chiede scusa per l'abnorme ritardo e si fa per­donare con una battuta a effetto, spiegando che è stata frenato an­che da «pezzi di rottami del gover­no Prodi lungo l'Aurelia». Tripu­dio della platea giovanile, ovviamente.

Se non è ancora un fidanzamen­to ufficiale, quello andato in scena ieri sera tra il portavoce di An e il presidente della commissione Atti­vità produttive di Montecitorio, ne ha comunque il sapore. Ronchi spiega che «bisogna allargare il centrodestra ai volenterosi, dialo­gare per costruire una vittoria elettorale che non sia sol­tanto numerica ma an­che culturale». Ora dun­que, ponti d'oro per il radicale Capezzone. E domani, perché no, ad altri de­lusi del centrosinistra, anche se il nome di Cle­mente Mastella, Ronchi evita accuratamente di evocarlo. Un boccone al­la volta, no? Ora c'è Capezzone, e Ronchi solleci­ta a «essere politicamente scorret­ti», ammette che «con lui non sia­mo d'accordo sui diritti civili, ma quasi tutti i punti che ha elencato nel suo manifesto sono i nostri: le pensioni, le tasse, la politica este­ra... Ora che con D'Alema passa il messaggio che col terrorismo si può trattare, serve una grande alleanza, nella quale Capezzone è fondamentale».

Lui, l'«eretico» che non teme di sfidare Marco Pannella esordisce riconoscendo che «non si può esse­re ciechi, sordi e muti: sbagliare è umano, perseverare è prodiano» (e giù un'altra cascata di applausi). Poi si fa serio, spiega che «un pezzo del centrosini­stra sta danzando sull'or­lo di un burrone», dun­que lui sceglie un percor­so diverso. «Sarò felice di fare un pezzo di stra­da, anche due, con chiun­que sarà interessato a quei 13 temi che ho indi­cato nel mio sito», annuncia Capezzone. «C'è il pieno accordo di An, il cammino è già iniziato», gli spalanca le braccia Ronchi.

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