WELBY: GIP ROMA, IMPUTAZIONE COATTA PER MARIO RICCIO
AGI) - Roma, 8 giu. - La Procura aveva invece rinnovato la
richiesta di archiviazione per il medico, pur avendo proceduto
alla sua iscrizione sul registro degli indagati per l'ipotesi
di reato di 'omicidio del consenziente', dopo il provvedimento
di rigetto del gip in merito alla prima richiesta di
archiviazione del fascicolo. A suo tempo, infatti, De Marinis e
il procuratore capo Giovanni Ferrara, sollecitando
l'archiviazione del procedimento nato originariamente come
'atti relativi', avevano sostenuto come, anche a seguito degli
accertamenti compiuti in sede di consulenza collegiale
medico-legale che avevano escluso qualsiasi rilievo causale
della sedazione in relazione al decesso di Welby, non fosse
ravvisabile alcuna ipotesi di reato nei fatti accaduti la sera
del 20 dicembre 2006. Adesso, dunque, il pm dovra' formulare il
capo di imputazione nei confronti di Riccio e poi richiederne
il rinvio a giudizio. In sede di udienza preliminare, davanti
ad un altro giudice, la Procura e' intenzionata a ribadire la
posizione espressa fino ad ora, ossia che da parte
dell'anestesista non e' stato commesso alcun reato. "E' una
decisione che mi sorprende soprattutto in virtu' della
discussione che era avvenuta davanti al gip Laviola - commenta
l'avvocato Giuseppe Rossodivita, legale di Riccio - ora ben
venga il processo per l'accertamento dei fatti". (AGI)
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