Richard Stallman, uno che quando ti parla non necessariamente ti guarda negli occhi, anzi si stacca i peli dalla barba li arrotola su se stessi e li deposita sul tavolo dietro al quale nasconde il suo corpaccione, è una di quelle schegge che, visto il problema alla radice, insiste a denunciare tutti coloro i quali si vogliono innestare sul processo naturale della libera creazione per infilarla dentro il proprio portafoglio da non farla più vedere o utilizzare a nessun altro.
Per, con le sue rigidità ideologiche, Stallman è un CyberFabian, ma anche un radicale alla Thomas Payne, come tale ha un suo seguito, ma ha molti più (e grandi) nemici che, dice lui senza esagerare, sono nemici della libertà.
Ne parla oggi su la Stampa. Già che ci siente firmate pure qui.
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