AFGHANISTAN: COMPRARE OPPIO PER FARMACI? BLAIR CI PENSA/ANSA A SORPRESA PREMIER GB HA ORDINATO RIESAME POLITICHE ANTI-DROGA (ANSA) - LONDRA, 1 APR - Tony Blair sembra prepararsi ad una clamorosa rettifica di strategia sul fronte afghano: il primo ministro britannico potrebbe autorizzare l'acquisto a scopo farmaceutico di una grossa partita dell'oppio prodotto illegalmente a fiumi in quel turbolento Paese. Fa presagire la svolta una decisione presa da Blair dopo un incontro mercoledi' scorso con il deputato conservatore Tobias Ellwood che e' appena rientrato da una missione conoscitiva in Afghanistan e che gli ha illustrato in modo convincente i tanti vantaggi connessi ad una ''legalizzazione'' almeno parziale del papavero coltivato a tutto spiano dai contadini afghani. A sorpresa, ha riferito oggi il domenicale 'Independent on Sunday', l'oscuro deputato (per giunta appartenente all'opposizione) e' riuscito a far breccia nel capo del governo di Sua Maesta' che a caldo ha ordinato un riesame delle strategie anti-droga in Afghanistan. La posizione del governo Blair potrebbe in qualche modo diventare simile a quella adottata dal governo italiano che il 7 marzo scorso con un ordine del giorno legato al decreto sulle missioni all'estero, si e' impegnato ''a individuare strategie di contrasto alla coltivazione e commercio illegale di oppio, anche attraverso eventuali programmi di riconversione delle colture illecite di oppio in Afghanistan in colture legali'' da utilizzare per i farmaci necessari alle terapie del dolore. Finora Blair ha appoggiato in modo incondizionato la linea del suo grande amico d'oltreoceano, il presidente americano George W. Bush, e ha avallato le campagne per distruggere i campi di papavero o per convincere con le buone gli agricoltori a seminare qualcosa di diverso. Di recente Blair ha ordinato l'invio di ulteriori truppe nel sud dell'Afghanistan, teatro di violenti e sanguinosi scontri con i Talebani, ma si rende sempre piu' conto che la forza militare non basta per la ''pacificazione'' del Paese e vanno tentate nuove strade. Oltre all'aumento degli stanziamenti per la ''ricostruzione'', Blair ha chiesto adesso al Foreign Office che ripercussioni ci sarebbero se nel quadro di un ''programma pilota'' limitato alla provincia di Helmand il Regno Unito decidesse di comprare una partita dell'oppio finora demonizzato. Il dato di partenza e' sconsolante: il programma di ''sdradicamento'' del papavero finora perseguito sembra miseramente fallito. Le cifre parlano chiaro: nei cinque anni dopo il rovesciamento del regime dei Taleban il terreno coltivato con quella lucrosa pianta oppiacea e' cresciuta da 8.000 a 165.000 ettari. Sulla carta l'approccio caldeggiato dal deputato conservatore nel suo incontro con Blair sembra la classica fava in grado di prendere molti piccioni: non solo si rimedierebbe alla carenza di oppiacei a uso medico riscontrabile nel Regno Unito e in altri paesi occidentali, ma si ridurrebbe in modo significativo l'appoggio dato dalle masse contadine afghane ai Taleban proprio in risposta alle controverse campagne di ''sradicamento'' propugnate dagli Stati Uniti. Un indebolimento politico e militare dei ribelli integralisti - che ricavano ingenti profitti dal colossale traffico di droga e li utilizzano per l'acquisto di armi - tornerebbe doppiamente utile: renderebbe piu' facile a Blair la battaglia ''per le menti e i cuori'' degli afghani e ''contribuirebbe a salvare la vita di soldati britannici''. Di recente il presidente pachistano Hamid Musharaff ha proposto all'Occidente di acquistare dai poveri contadini afghani l'intero raccolto di papavero, in parte per usarlo a scopi farmaceutici e il resto per distruggerlo cosi' da scongiurarne la trasformazione in eroina. L'anno scorso l'Afghanistan ha prodotto il 92% di tutto l'oppio mondiale. (ANSA).
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http://www.independent.co.uk//eceRedirect?articleId=2411398&pubId=55
AFGHANISTAN: COMPRARE OPPIO PER FARMACI? BLAIR CI PENSA/ANSA
A SORPRESA PREMIER GB HA ORDINATO RIESAME POLITICHE ANTI-DROGA
(ANSA) - LONDRA, 1 APR - Tony Blair sembra prepararsi ad una
clamorosa rettifica di strategia sul fronte afghano: il primo
ministro britannico potrebbe autorizzare l'acquisto a scopo
farmaceutico di una grossa partita dell'oppio prodotto
illegalmente a fiumi in quel turbolento Paese.
Fa presagire la svolta una decisione presa da Blair dopo un
incontro mercoledi' scorso con il deputato conservatore Tobias
Ellwood che e' appena rientrato da una missione conoscitiva in
Afghanistan e che gli ha illustrato in modo convincente i tanti
vantaggi connessi ad una ''legalizzazione'' almeno parziale del
papavero coltivato a tutto spiano dai contadini afghani.
A sorpresa, ha riferito oggi il domenicale 'Independent on
Sunday', l'oscuro deputato (per giunta appartenente
all'opposizione) e' riuscito a far breccia nel capo del governo
di Sua Maesta' che a caldo ha ordinato un riesame delle
strategie anti-droga in Afghanistan.
La posizione del governo Blair potrebbe in qualche modo
diventare simile a quella adottata dal governo italiano che il 7
marzo scorso con un ordine del giorno legato al decreto sulle
missioni all'estero, si e' impegnato ''a individuare strategie
di contrasto alla coltivazione e commercio illegale di oppio,
anche attraverso eventuali programmi di riconversione delle
colture illecite di oppio in Afghanistan in colture legali'' da
utilizzare per i farmaci necessari alle terapie del dolore.
Finora Blair ha appoggiato in modo incondizionato la linea
del suo grande amico d'oltreoceano, il presidente americano
George W. Bush, e ha avallato le campagne per distruggere i
campi di papavero o per convincere con le buone gli agricoltori
a seminare qualcosa di diverso.
Di recente Blair ha ordinato l'invio di ulteriori truppe nel
sud dell'Afghanistan, teatro di violenti e sanguinosi scontri
con i Talebani, ma si rende sempre piu' conto che la forza
militare non basta per la ''pacificazione'' del Paese e vanno
tentate nuove strade.
Oltre all'aumento degli stanziamenti per la
''ricostruzione'', Blair ha chiesto adesso al Foreign Office che
ripercussioni ci sarebbero se nel quadro di un ''programma
pilota'' limitato alla provincia di Helmand il Regno Unito
decidesse di comprare una partita dell'oppio finora demonizzato.
Il dato di partenza e' sconsolante: il programma di
''sdradicamento'' del papavero finora perseguito sembra
miseramente fallito. Le cifre parlano chiaro: nei cinque anni
dopo il rovesciamento del regime dei Taleban il terreno
coltivato con quella lucrosa pianta oppiacea e' cresciuta da
8.000 a 165.000 ettari.
Sulla carta l'approccio caldeggiato dal deputato conservatore
nel suo incontro con Blair sembra la classica fava in grado di
prendere molti piccioni: non solo si rimedierebbe alla carenza
di oppiacei a uso medico riscontrabile nel Regno Unito e in
altri paesi occidentali, ma si ridurrebbe in modo significativo
l'appoggio dato dalle masse contadine afghane ai Taleban proprio
in risposta alle controverse campagne di ''sradicamento''
propugnate dagli Stati Uniti.
Un indebolimento politico e militare dei ribelli integralisti
- che ricavano ingenti profitti dal colossale traffico di droga
e li utilizzano per l'acquisto di armi - tornerebbe doppiamente
utile: renderebbe piu' facile a Blair la battaglia ''per le
menti e i cuori'' degli afghani e ''contribuirebbe a salvare la
vita di soldati britannici''.
Di recente il presidente pachistano Hamid Musharaff ha
proposto all'Occidente di acquistare dai poveri contadini
afghani l'intero raccolto di papavero, in parte per usarlo a
scopi farmaceutici e il resto per distruggerlo cosi' da
scongiurarne la trasformazione in eroina.
L'anno scorso l'Afghanistan ha prodotto il 92% di tutto
l'oppio mondiale. (ANSA).
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