La strategia di Casini si chiarisce giorno dopo giorno. Sin dalla manifestazioni contro le tasse del centro-destra, Casini e la stragrande maggioranza dei suoi (unica eccezione forse Giovanardi) si stanno attestando sull'analisi che denuncia come fallito QUESTO bipolarismo, lasciando intendere che invece un qualche altro tipo di bipolarismo possa in effetti non solo essere ancora possibile, quindi niente ritorno al proporzionale, bensì auspicabile.
Ora, indipendentemente dalla correttezza dell'analisi e della condivisione in termini generali di tale affermazione, con la lenta fuoriuscita dell'UDC dalla Casa delle Libertà pare evidente che le coalizioni non siano più necessariamente due. Infatti, Casini, col suo altalenare - alla Camera continua a fare il duro e il puro "conservatore compassionevole" - e col suo aver impollinato il centro del centro-sinistra attraverso l'amico Follini, sta lavorando per accrescere il peso netto del "centro moderato" (mai espressione fu più vuota di politica), facendo la tara delle proposte che potrebbero caratterizzare un nuovo raggruppamento di partiti in sostegno di un nuovo Governo (perché Prodi resta indigesto agli ex amici uddiccini, d'altronde resta indigesto pure a Capezzone...).
Questo spostare il "dibattito" sulla quantità serve principlamente, e in prospettiva, ad avere sempre più peso nel votificio che potrebbe caratterizzare nelle prossime settimane il Senato su qualsiasi questione. Di questo passo, quando si arriverà, presumibilmente in vista della prossima finanziaria, alla improcrastinabile crisi di Governo, e si passerà alla sostituizione di Prodi con qualche esponente "istituzionale" che dovrà mettere mano alla riforma della legge elettorale, non si potrà che arrivare a un compromesso in cui, grazie a sbarramenti e revisione dei premi di maggioranza nazionali invece che regionali, il "centro moderato (ma anche quello "radicale") potranno correre liberamente e da soli, ponendosi come inevitabile alleato di una "Grosse Koalition" che, a seconda del risultato, si aggregherebbe mantenendo le proprie caratteristiche centristre ora alla "destra" ora alla "sinistra". Non si tratta di ricreare la democrazia cristiana, bensì di resuscitarne i peggiori comportamenti...
Chi meglio di divorziati fan dei valori della famiglia, o "mignottari", potrebbe incarnare questo progetto?
2 comments:
Per ora l'unico mignottaro accertato è Sircana
non necessariamente
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