3.19.2007

Abbrescia? ASVEJATEEEEEEEEE!

Indovina indovinello chi manca in questo riassunto della giornata?

DROGA: FA DISCUTERE IN ITALIA RETROMARCIA INDEPENDENT/ANSA
DROGA: FA DISCUTERE IN ITALIA RETROMARCIA INDEPENDENT/ANSA

(di Angela Abbrescia)
(ANSA) - ROMA, 19 MAR - La clamorosa retromarcia del
quotidiano britannico The Independent sulla pericolosita' della
cannabis, dovuta all'allarme su un nuovo tipo di hashish, lo
skunk, 25 volte piu' potente, fa riaprire il dibattito anche in
Italia, dove si sta lavorando a una riforma della legislazione
sulla droga in senso meno punitivo nei confronti dei consumatori
e dove si pensa di riposizionare la cannabis tra le sostanze
meno pericolose.
L'iniziativa dell'Independent non convince Federserd, la
federazione nazionale dei Sert (servizi pubblici per le
dipendenze), che la vede come un'operazione ''politica''. Uno
dei dirigenti dell'organizzazione, il farmacologo Felice Nava,
assicura che lo skunk, che ha preso il posto del ''vecchio''
hashish nelle abitudini dei giovani inglesi, da noi non e'
ancora arrivato, ma avverte: il dilagare di queste nuove
sostanze ''e' anche frutto del proibizionismo'' e non e' escluso
che ''tra uno o due anni, o anche prima, possa arrivare anche
qui''. Se ci chiediamo perche' sostanze come lo skunk sono sul
mercato, secondo Nava la risposta e' semplice: ''se ad esempio
un pusher deve scegliere tra spacciare un chilo di hashish o
dieci chilogrammi di marijuana, che piu' o meno si equivalgono
come numero di spinelli che se ne possono ottenere, sceglie
l'hashish che e' di dimensioni piu' contenute e quindi piu'
facile da trasportare e da spacciare. Questo discorso vale ancor
di piu' nel caso dello skunk: essendo piu' concentrato, ne serve
una minore quantita'''. Ma se chiedi a un consumatore se
preferisce la marijuana o l'hashish, aggiunge il farmacologo, ti
rispondera' che preferisce la marijuana, perche' e' molto piu'
profumata e gradevole e ha un effetto piu' 'morbido'''. Quindi,
se il consumatore sceglie un tipo di sostanza piuttosto che un
altro non dipende dalle preferenze, ma da cio' che offre il
mercato illegale. E vietare, dice Nava, non risolve il problema,
anzi lo complica.
E se Franco Corleone di ''Forum droghe'' vede nell'articolo
dell'Independent la mano di Antonio Maria Costa, il direttore
dell'Ufficio dell'Onu contro la droga, e ritiene che la vicenda
confermi la ''necessita' di legalizzare la cannabis'' perche'
''e' giusto che i consumatori conoscano il contenuto di cio' che
acquistano e soprattutto la concentrazione del principio
attivo'', sull'altro fronte Andrea Fantoma, ex dirigente del
Dipartimento antidroga nel governo Berlusconi, ricorda che gia'
dalla Relazione al Parlamento del 2005 era emerso che ''in
Italia si stava affermando un tipo di marijuana a elevata
concentrazione''. Fantoma, ora presidente della Fondazione 26
giugno, si chiede ''a quali elucubrazioni e voli pindarici
ricorreranno il ministro Paolo Ferrero e i suoi consulenti per
commentare queste notizie''.
E la risposta non tarda a giungere: ''il dibattito sullo
skunk rischia di essere fuorviante ed e' bene fare chiarezza''
afferma il responsabile delle politiche sociali del Prc
Francesco Piobbichi, uno dei consulenti di Ferrero.
Innanzitutto, sottolinea, nell'articolo dell'Independent si
precisa che il numero di consumatori negli ultimi anni non e'
aumentato, nonostante il governo inglese nel 2003 abbia
posizionato la cannabis nella tabella delle sostanze meno
pericolose. In realta', secondo Piobbichi, ''abbiamo bisogno di
costruire un sistema d'allerta rapido per capire quali sostanze
girano nelle nostre strade, e informare chi, pur sapendo che
l'uso o l'abuso di queste provocano danni, decide di
utilizzarle''. ''Il vero nodo infatti - spiega - e' questo, le
sostanze che sono inserite in tabella sono ben differenti da
quelle tagliate che girano oggi nelle nostre strade. Per questo
dobbiamo essere meno ideologici e mettere al centro i
comportamenti a rischio degli individui legati all'utilizzo
delle sostanze, piu' che concentrarci sulla sostanza stessa. Se
utilizzassimo la griglia d'interpretazione classica, oggi
dovremmo dare le sanzioni amministrative a chi consuma alcol per
sballarsi (anche se non guida) o dovremmo mettere in tabella la
colla o la benzina, perche' i ragazzi la sniffano''. (ANSA).

7 comments:

NicPic said...

La Abbrescia si è dimenticata di mettere il tuo nome. Tu ti sei dimenticato di mettere il nome di Capezzone. Ma sono certo che stai per rimediare col prossimo post.

perdukistan said...

più che il mio nome le mie ideuzze come direbbe capezzone (eccoti fatto contento :)

il Braccini said...

non sono riuscito a leggere il comunicato fino in fondo

la (non "lo") skunk in Italia è arrivata anni e anni fa (non dopo il 2000, ma alcuni fortunati già se la fumavano); è vero che la sua presenza sul mercato si è molto ridotta dopo il giro di vite finiano (credo verso il 2003); ora, non so

ma comunque il suo principio attivo non è superiore a quello di qualsiasi altra erba, è solo più chimica e più buona; qua evidentemente parlano di altro

e poi vorrei sapere quale cazzo è il problema se c'è più thc; uno la assaggia, realizza che è più pesa del solito, e dalla seconda canna che si rolla sdruma meno erba

orripilante anche l'articolo di Polito oggi sul Foglio

se becco Costa addio nonviolenza

che fare?

NicPic said...

Parlare di Capezzone è un tuo comportamento compulsivo, quindi rende contento te.

perdukistan said...

polito chi? l'amico di capezzone? il problema è che per quanto potenti queste droghe possano essere tenerle fuori della legge non aiuta...

Anonymous said...

"polito chi? l'amico di capezzone?"

:D

perdukistan said...

grazibraccinigraziedavvero m'hai ispirato un bel post