Dice Piergiorgio Welby, co-Presidente dell’Associazione Coscioni:
"Da aprile di quest'anno è cominciato il vero e proprio crollo del mio fisico. Sentivo sempre più il peso degli arti e la respirazione diventava via via sempre più difficoltosa nonostante il supporto del ventilatore automatico, come se un peso mi schiacciasse il petto. Due mesi fa aspettavo ancora la notte e il suo sonno che mi allontanava per qualche ora dall'incubo del giorno. Ora anche la notte è diventata un incubo perché fatico a respirare e nel sonno vado in frequenti apnee che mi svegliano con il senso di soffocamento. E' una tortura insopportabile."
1 comment:
Complimenti per la lotta per la legalizzazione dell’eutanasia e quindi per il diritto di ogni persona di decidere sulla propria vita e sulla propria morte e quindi per garantire ad ogni persona la possibilità di non essere costretta a sopportare i dolori e le sofferenze.
Ma vorrei parlare anche sulla virtù e sulla forza di una persona come questo tuo compagno di lotta, Piergiorgio Welby, che riesce a trasformare la sua così profonda sofferenza personale in un impegno per l’attuazione dei diritti di tutte le altre persone. Se volesse, poteva far cessare la sua vita e quindi la sua profonda sofferenza clandestinamente, come tanti altri lo fanno. Invece ancora si preoccupa con i diritti, pensa agli altri, si manifesta, lotta. È un bellissimo e rarissimo esempio. Ed è incredibile che i legislatori italiani ancora non si abbiano sensibilizzato con la sua forza e la sua virtù, con questo suo bellisimo, rarissimo ed eloquente esempio ed ancora non abbiano cambiato l’inumana legge che criminalizza l’eutanasia.
Quelli che usano degli argomenti suppostamente religiosi per mantenere la criminalizzazione dell’eutanasia sicuramente non sanno cosa sia essere religioso, sicuramente sono molto lontani da Dio.
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