Passata è la tempesta: Odo augelli far festa,
e la gallina, Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso.
Altro che Iliade in padovano o le lagne di De Gregori, come ci propinava il Foglio qualche giorno fa, il compagno Leopardi è quel che realmente ci vuole per riassumere al meglio questo V Congresso di Radicali italiani. Per quasi quattro giorni si è assistito alla rappresentazione di qualcosa che non c'era grazie al gioco di squadra di un Segretario coi suoi alleati interni, quasi tutti silenti o silenziati, e quelli esterni, cioè i giornalisti, arruolati preventivamente grazie all'assidua frequentazione teleCameristica, o abboccati strada facendo grazie al minuzioso e sapiente lavoro di tenditura di una lunga serie di luoghi comuni curvati ad amo.
Rimando all'ascolto, per chi ne avrà tempo e voglia, del mio intervento di sabato sera per un riassunto di quel che avrebbe invece dovuto essere il contendere, ma mi volevo oggi complimentare col "Talented Mr. Segretario Uscente" perché, proprio come il suo alter ego Mr. Ripley, ha acquisito una capacità di assorbimento di caratteristiche e competenze altui, tra le quali la regia mediatica, degne di un Karl Rove o Santoro; spero che possa farne buon uso in futuro. Spero inoltre che l'apertura di tutta una serie di varchi, più volte annunciata da Capezzone in varie sedi, possa verificarsi sia perché Radicali italiani se ne potrebbe giovare politicamente e finanziariamente sia perché l'eredità della sua segreteria potrebbe esserne arricchita ulteriormente (se non definitivamente).
Oggi sul Corriere, ma si sa, niente di quello che è apparso sui giornali corrisponde alla realtà del dibattito in corso da mesi all'interno di Radicali italiani, mi vien dato, insieme Diego Galli e Mario Staderini della truppe cammellata pannelliana. A parte l'onore del posizionamento e il piacere della compagnia, vera o attribuita che sia la denuncia (se non sbaglio è stato Federico Punzi a sollevare la questione in una riunione di Direzione mentre il suggeritore Capezzone s'era caratterizzato per una spiacevole, come direbbe lui, caduta di stile) è interessante il ricorso a denominazioni guerresche, che si tratti anche qui di "lotta al califfato" o di "jihad"? Chissà...
Tra le cose importanti che naturalmente nessuno dei signori giornalisti ha ritenuto opportuno sottolineare oltre alla triade Bernardini-Zamparutti-Farina Coscioni eletta alla dirigenza del movimento, c'è anche l'adozione di un emendamento alla mozione generale che è il frutto di un lavoro comune a più menti e mani coordinato dalla voglia di far politica: Si tratta di queste poche parole collegate alle "tematiche ambientali" da porre al centro del tortuoso cammino della Rosa nel Pugno:
"con particolare riguardo all’elaborazione di un Piano energetico nazionale che preveda la graduale uscita dalla dipendenza dal petrolio in un orizzonte temporale realistico e sostenibile."
Buona parte del dibattito pre-congressuale svoltosi su Notizie Radicali s'era più o meno interessato di questo con buona parte della Dirigenza formale impegnata in un'opera di scomunica libertaria di Al Gore (scelto da Pannella a emblema del rilancio "ambientalista") al fine di cautelare RI dall'adozione di posizioni "ideologiche" e "allarmistiche". Bene, e il dibattito lo conferma in toto, sono emerse pressoché totali le convergenze degli intervenuti alla più partecipata della Commissioni del Congresso - "Ambiente ed Energia" - convergenze tanto di metodo quanto di merito che fanno proprie le proposte, e non gli allarmi, di chi, come l'associazione radicale RientroDolce su questo riflette collettivamente da anni. Se un futuro per Radicali italiani è possibile occorrerà non applicare più moratorie a dibattiti o annunciare (salvo poi non farne di niente) "gruppi di lavoro" bensì ritornare alla prassi del gruppo di lavoro della partecipazione, libera circolazione delle idee e loro condivisione, perché solo grazie al contributo di chi pensa in vista di agire un intellettuale collettivo politico come quello radicale può vivere.
A Padova, che non abbiamo purtroppo visto per niente, ci si è anche divertiti, sia di giorno che di notte - pure coi giovani socialisti - a dimostrare che se c'è un "grumo" tra i radicali occorrerà cercarlo altrove, accà nisciuno è FISSO ;)
12 comments:
bene!
ho letto da qualche parte che eri candidato alla segreteria o alla presidenza o alla tesoreria.
Comunque ho sentito il tuo intervento dopo quello di Staderini sabato sera mentre tornavo dalla Sabina dove ho raccolto olive portandole immediatamente in frantoio e facendone olio la sera stessa. La stessa sorte che qualcuno avrebbe augurato a qualcun altro li' al congresso...
mannò che stessa sorte e stessa sorte, ci si augurava quel che è poi successo... la mia non candidatura, a conferma del fatto che non bisogna mai credere ai media, era stata paventata da silvio viale in un'intervista a correre, mi pare. il povero viale m'iscriveva tra i 30enni ulteriore falsitaà... poveri noi!
grazie!
caro perdukistan, c'ho capito niente, constato solo che si è smesso di farsi del male mentre ero sulla strada per milano.
non c'è niente da capire, specie se si viene per poche ore e poi se ne va...
Capisco l'agitazine di Pannella. Non potendo evitare il fallimento politico, ormai irreversibile, vuole almeno evitare il fallimento economico. Chiudere la propria avventura politica portando il libri i tribunale non è bello.
l'agitazione ?!?!?!? ah ah ah ah aa! il fallimento ?!?!?!? ah ah ah ah. bone queste
caro perdukistan, c'è polemica? domenica avevo un improcrastinabile brunch di compleanno a milano.
p.s. carino il tuo blog ombra, http://perdukistan.blogpsot.com/
%-)
in effetti
"accà nisciuno è FISSO"
Nessuno è fisso, bensì rimpiazzabile? Ma proprio nessuno nessuno è fisso? Cioe, nessuno nessuno nessuno, *in assoluto*?
giusto uno solo ;)
Post a Comment