Per sei ore George Bush si e' recato in Indonesia per, come scrive la BBC, "discuss security, trade and health issues". Niente di male, Bush lo fa con tutti, buoni ultimi gli ex-arcinemici vietnamiti, quel che pero' mi pare assai grave e' che i due si sono dovuti incontrare a Bogor sull'isola di Java perche' per oltre un mese la capitale Jakarta era stata paralizzata da pacifiche manifestazioni quotidiane contro le scelte dell'Amministrazione USA.
Possibile non notare la stridente contraddizione di un Presidente che si reca dall'altra parte del mondo per parlare, tra le altre cose, di sicurezza e che per farlo gli tocca nascondersi?
Per risolvere in bellezza, Bush ha detto ai giornalisti che lo incalzavano che le manifestazioni di strada sono il segno che in Indonesia esiste una societa' "sana". Lungi dal dover adattare le politiche alle grida di piazza, bisognerebbe inziare a preoccuparsi del fatto che ormai la bandiera a stelle e strisce viene proiettata in tutto il mondo solo quando brucia o viene bruciata. In termini di "public diplomacy" queste sono sconfitte che da recuperare saranno difficili, quasi quanto sara' difficile porre rimedio ai danni di otto anni di Bush quando non ci sara' piu'... Povera Hillary
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