In un momento in cui si celebra una vittoria viene sempre da pensare anche agli sconfitti. Direi che, per come s'erano messe le cose, o meglio per come era stata organizzata la solita "campagna precauzionale" (o offensiva meditica che dir si voglia) direi che il grande sconfitto di questi mondiali, insieme alla Francia, è stato il terrore dei cosiddetti islamo-fascisti.
S'è "scoperto" che il vice-direttore di un quotidiano italiano era al soldo dei servizi, e magari ci si tornerà su presto, e quindi, chiuso il capitolo azzurri, si riapre quello guerra al terrorismo; guerra fatta di un Allam che insiste col fatto che gli italiani non amano il loro paese (s'è visto ieri sera :D) o un Pera che scrive in una lettera a Farina «Anche in guerra si rispettano certe regole. Vedo che tu, Renato, sei processato dai tuoi colleghi perché, a loro giudizio, non l'avresti fatto. Ma chi processerà quei tuoi severi colleghi e quei tanti spensierati politici che, negando che la guerra ci sia, ce la fanno perdere?». Forse andrebbe inviato a Pera un manualetto di diritto umanitario internazionale proprio per fargli conoscere un po' più a fondo quali sono le regole da rispettare in caso di conflitto (da notare che le spie sono le uniche figure a non godere di nessun tipo di diritto... o quasi).
Certo ci si dirà che se non è accaduto nulla è stato proprio grazie a quelle odiose misure invasive che costituiscono uno dei pilastri della "guerra al terrorismo", o forse che proprio grazie alla riapertura delle ostilità in Iraq e Afghanistan gli islamofascisti si stanno distraendo a casa loro... comunque sia, c'è da star vigili perché guardie e ladri sono sempre intenti giocare.
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