Possibile che nessuno in qualche situation room si sia posto, neanche per un attimo, il dubbio che Zarkawi potesse valere molto di più da vivo che tra le vergini? Se dovessero corrispondere al vero le notizie che a seguito dell'arresto di un paio di luogotenenti le informazioni su nomi e luoghi della rete di "al Qaeda in Mesopotamia" iniziassero ad arrivare, con metodi che un domani scopriremo essere ai margini del diritto internazionale, forse quello che Al Zawahri definisce un "eroe paziente dell'Islam" avrebbe potuto essere un'inestimabile ulteriore fonte di notizie. Oggi abbiamo un bel martire da emulare.
E invece Da Bush a Blair, tutti hanno espresso grande soddisfazione per l'uccisione di Al Zarqawi. Sciagurato quel mondo che gioisce per l'uccisione di un terrorista piuttosto che per la sua cattura. Tornare a questa visione del "giustizia è fatta" equivale a una sentenza di morte per la promozione della liberta' e della democrazia.
15 comments:
Ma insomma! Un po' di rispetto per il dolore dei pacifisti!
caro perdukistan, infatti, infatti, fa un po’ giungla nel deserto ma è il “wanted, dead or alive”.
però con saddam sono stati bravi.
Sì, doveva essere catturato vivo, castrato (così niente 72 vergini) e decapitato.
si può sempre fare col prossimo
figuratevi quanto poteva valere da vivo in termini di informazioni... mah
Marco, la prossima volta offriti tu di andare a prendere vivo uno così, ma cerca di non pensare a Nick Berg.
Ti vedo sempre più scivolare giù dagli specchi su cui tenti di arrampicarti.
armati fino ai denti con rx che troverebbero un tumore a un calabrone credo che ci si possa permettere il lusso di catturare un terrorista... poi si torna a casa a lucidare gli specchi
Perdu, ma che stai a dì? ;)
Tu credi che uno così, una volta catturato, avrebbe parlato?
Nel dubbio - molto fondato - meglio farlo fuori e "sparare" immagini video e fotografiche in giro per il mondo. La loro strategia mediatica che si ritorce contro. Questa è politica. Altro che chiacchiere.
Peccato solo che non abbia sofferto.
se la politica "alta" si deve caratterizzare dall'annientamente del nemico siamo messi piuttosto maluccio...
Perdukistan, non temere, con questo post la pianto.
Non è questione se aveva o non aveva informazioni, ma piuttosto di rule of law. Se è vero che il terrorista era stato ferito in combattimento (legittimo, il combattimento; nulla da ridire in punta di diritto), a questo punto delle due l'una:
(1) se considerato un militare, doveva essere trattenuto come prigioniero di guerra in base alle Convenzioni di Ginevra;
(2) se considerato un civile che si era messo a implementare la sua privata giustizia, cioè un sig. nessuno però armato, un terrorista (io lo metterei in *questa* categoria), allora andava arrestato e nel rispetto dell'articolo 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo delle NU, andava portato di fronte ad un tribunale.
Se poi aveva anche delle informazioni, meglio; quello però non è il punto importante. Il punto importante è che *noi* non ci comportiamo come loro, altrimenti non se ne esce.
"legittimo, il combattimento"
mi spiego meglio: legittimo che gli americani abbiano deciso di fare ricorso anche alla forza per cercare di catturare il terrorista.
figurati giuseppina nel perdukistan si scrive come e quando ci pare. l'uso della forza nella "cattura" (notare le virgolette) di un terrorista denota una pessima intelligence. ora, quanti di noi viandanti nel perdukistan siamo disposti a sposare la tesi che la CIA non sappia fare il proprio lavoro?
Mica ho detto che era un gesto intelligente quello dell'intelligence :) Ho detto solo che era legittimo.
Gli americani hanno fatto come i russi con i terroristi ceceni del teatro di Mosca: hanno ucciso il terrorista ormai prigioniero.
E OT su a mosca, temo che quella dei ceceni non fosse una messa in scena con finale nonviolento a sorpresa, come suggerito da alcuni...
se per te non c'e' da preoccuparsi che gli americani iniziano a fare come i russi... che io sappia, ma a un certo punto ho anche smesso di cercare, non e' mai stata una perizia balistica sul tipo di bombe collegate al commando ceceno del teatro di mosca. le tribu' del perdukistan hanno un vecchio detto "senza vedere donna, non dare cammello".
in quanto all'attacco legittimo, visto che altrove, forse a proposito della bud dicevi "a' la guerre comme a' la guerre", la guerre ha le sue regole secondo le quali, magari, non si bombarda una casa per scovare qualcuno. capisco che siano sottigliezze legalistiche piu' che altro, ma, ripeto, sfanculato lo stato di diritto e' difficile tornare indietro e quel che segue son augelli senza zucchero per tutti, leggittimi, illegittimi, legali e illegali
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