4.13.2006

Marche (Perduche) del pessimismo cosmico

Passata è la tempesta (che poi vuol dire lunga serie di riunioni fumose) Odo augelli far festa, e la gallina, / Tornata in su la via, / Che ripete il suo verso. Chissà se di tempesta si è veramente trattato - troppo spesso ho avuto la sensazione che chi mi presentasse, accompagnasse e circondasse fosse in tutt'altre faccende affaccendato e interessato - certo è che è passata (ah, tra le altre cose, mentre aspettavo i risultati, o meglio l'ennesima lotteria delle proiezioni, ad Ancona, anzi in Ancona, s'è sentita pure una scossa di terremoto).

A me però 'sto verso ripetuto starebbe iniziando a venire a noia e non perché mi stufi presto delle stesse cose, ma perché noto non tanto uno scollamento tra paese reale e suoi rappresentanti nelle istituzioni, cosa sicuramente esiste, bensì un crescente divario tra il dire e il fare anche tra coloro che sono maggiormente aperti al "nuovo". Della coerenza non me ne frega niente, ma dell'onestà intellettuale invece si...

E fieramente mi si stringe il core, / A pensar come tutto al mondo passa, / E quasi orma non lascia.

(continua...)

1 comment:

Anonymous said...

m'illuminai d'immenso
e fu subito sera. %-)