4.10.2006

E sempre lo sarà

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare

2 comments:

Anonymous said...

sempre caro,
ma, ahime, anche irrimediabilmente selvaggio, il nostro "natio borgo"; e questo Paese...

perdukistan said...

purtroppo non ce l'ho fatta a visitare recanati, but

I'LL BE BACK!