3.17.2006

La lotta alla droga porta alla bancarotta

Giovedi il dibattito in plenaria della 49esima sessione della Commissione Droghe delle Nazioni unite si e' deiviso sulle tendenze del narcotraffico e sugli aspetti budgettari dell'Agenzia di Vienna mentre il comitato d'insieme ha adottato sette risoluzione che venerdi, se confermate, e sicuramente lo saranno, costituiranno il corpo delle decisioni prese da questa 49esima sessione.

Il narcotraffico sta infittendo le proprie reti in tutto il mondo, talvolta allungandole per far perdere le proprie tracce - la cocaina colombiana arriva negli USA attraverso l'Africa occidentale, L'eroina afghana passa attraverso le repubbliche ex-sovietiche dell'asia centrale, l'Iran, ma segue anche la pista pakistana e cinese che attraverso le filippine e l'indonesia raggiunge l'australia e, novita', anche le isole del pacifico. Per tentare di far fronte a questa rete sempre piu' pervasiva gli Stati membri delle Nazioni unite continuano a riaffermare la necessita' non solo di aumentare la cooperazione internazionale sia a livello giudiziario che di polizia e dogane, ma anche di utilizzare in maniera crescente i controlli satellitari e, piu' in generale, le nuove tecnologie. Tanto urgente pare cio' che gli USA avrebbero proposto di dedicare la prossima sessione all'"uso maligno di internet" in relazione al traffico delle droghe - anche il rapporto annuale della Giunta mondiale per il controllo degli stupefacenti (INCB) aveva sollevato il problema delle farmacie virtuali come veicolo per la diffusione di anti-depressivi in un regime di totale mancanza di rispetto delle leggi dei paesi dove questi vengono consumati, e, naturalmente, come portali per la vendita delle sostanze stupefacenti illecite. La decisione sul tema della prossima sessione, l'alternativa potrebbe essere una "celebrazione" del lavoro dell'UNODC e' stata rinviata a una sessione informale da tenersi nelle prossime settimane.

La Bolivia, unica voce fuori dal coro, in conclusione della fase di dibattito relativa al narco-traffico, ha annunciato che hanno lanciato una serie di contatti bilaterali coi partner regionali per sondare il terreno in vista di una possibile richiesta di esclusione della foglia di coca dalla tabella I della convenzione del 1961. Il vice-ministro per la coca e lo sviluppo integrale ha affermato che qualora i contatti con gli altri paesi latino-americani (al momento buoni con tutti tranne che con la Colombia e col Cile, ma per altri motivi di conflitto storico) portassero anche a un interesse degli europei, la Bolivia potrebbe introdurre una mozione alla prossima sessione della Commissione di Vienna. Comunque sia continueranno la loro campagna pro-coca all'Organizzazione mondiale della sanita' (ho suggerito loro di esplorare anche la strada dell'ECOSOC, peraltro prevista dalle Convenzioni stesse, in quanto organo superiore alla Commissione - l'ECOSOC quest'anno si tiene a New York).

Nel dibattito relativo al bilancio dell'Agenzia son venuti al pettine molti nodi. Primo tra tutti che l'UNODC e' in rosso di almeno 2 milioni di dollari e che se i finanziatori storici non confermeranno le proprie quote c'e' il forte rischio che entro la fine del 2006 l'agenzia sia costretta a dichiarare bancarotta. L'Italia, che in questi giorni ha solo partecipato al negoziato relativo ai documenti senza mai prendere la parola in plenaria, pare che abbia tagliato di 2/3 i propri contributi all'agenzia di Vienna. Gli altri donatori, oltre alla Commissione europea e gli USA intorno ai 25 entrambi, sono il Giappone (si vocifera che allo scadere di Costa il prossimo direttore potrebbe essere un giapponese, forse il loro ambasciatore a Washington), la Svezia e la Norvegia. Il Problema che sembra emergere e' che sebbene il bilancio resti intorno al mezzo miliardo di dollari il numero di progetti promossi o co-sponsorizzati dall'UNODC e' cresciuto notevolmente senza che a questa crescita seguisse un impegno degli stati membri. Molte delle questioni sollevate, in particolare dagli USA, Canada, Australia e Norvegia troveranno un supplemento di confronto in seno alla quinta Commissione (Bilancio) dell'Assemblea generale che si terra' dopo pasqua (quando gli USA aspetteranno di vedere alcune delle riforme da loro richieste prima di sbloccare il bilancio cristallizzato a novembre dell'anno scorso).

Oggi si conclude con l'adozione delle varie risoluzioni. Da quel che si puo' capire parlando coi delegati, nessuna menzione della 'riduzione del danno' e' stata fatta nelle risoluzioni, grazie all'opposizione russo-americana, il Giappone ha insistito affinche' in tutte le risoluzione vi fosse un 'cappello' in cui si riafferma di agire restando all'interno delle tre convenzioni e che il ruolo della "societa' civile" e' auspicabile solo in un contesto di pubblicizzazione delle campagne anti-droga e non nel dibattito a Vienna. Interminabile il negoziato su un testo promosso dall'UE che nella versione originale sosteneva la necessita' di valutare il sistema attuale, ma che gia' mercoledi', grazie alle insistenze di Washington, parla di 'stima'.

3 comments:

Jinzo said...

Bravo cazzone, ieri sera non sei venuto...
Bravo.

JimMomo non vedeva l'ora di vederti: voleva avere un compagno per la punizione....

perdukistan said...

purtroppo ho fatto tardi e sono andato a cena con uno dei salmoni non candidati. com'รจ andata? la rifamo?

Anonymous said...

ma ora dove sei? l'hai trovata quella lapide vicino al porto di Ancona?