hmmm... azzardo: che sia perché molti consumatori ne diventono dipendenti, e quindi umoralmente schiavi, e che sia poco mondialmente accettabile dire "yes to drugs"?
Mi pare che il problema sia la ricorrente necessita’ di dividere le cose e le persone tra buone e cattive. Questa differenza tra la foglia di coca (la “buona”) e la cocaina (la “cattiva”) non e’ fatta soltanto da Evo Morales, ma di solito dagli indigeni che producono e vogliono commercializare la foglia di coca e non percepiscono che fanno le stesse attivita’ economiche di quelli che producono e vogliono commercializare la cocaina o qualsiasi altra merce. E’ fatta anche dalla maggior parte della gente che lavora con la riduzione dei danni, che presenta i consumatori come i buoni e non si incomoda se i “trafficanti” sono presentati come i “cattivi”. E’ fatta anche da quelli che riechedono la legalizzazione soltanto della marijuana (presentata come “buona”) e che cosi’ riproducono l’artificiale e dannosa differenza tra droghe lecite ed illecite. Mi pare che il problema e’ la visione limitata ed egoistica di quelli che guardano soltanto agli interessi suoi e cosi’ non si preoccupano con gli altri e comodamente scelgono qualcuno per recitare il ruolo del “cattivo”, affinche’ possano recitare il ruolo dei “buoni”. Speriamo che l’emozione e la bellezza presenti all’elezione ed all’investitura di Evo Morales non si perdano, non siano sconfitti da quella dannosa necessita’ di trovare il “cattivo” per essere accolto come “buono”. E forse piu’ di sperare, dobbiamo cercare una forma di aiutarlo ad allontanarsi da quella dannosa necessita’.
caro perdukistan, ok, non sono stato di stimolo. %-)
però non è un problemino da poco questa cosa che per il mondo non sia moralmente accettabile l'idea che qualcuno scelga di essere dipendente, oltre che dal cibo e dall'acqua, anche da una o più droghe.
5 comments:
hmmm... azzardo: che sia perché molti consumatori ne diventono dipendenti, e quindi umoralmente schiavi, e che sia poco mondialmente accettabile dire "yes to drugs"?
mah
Mi pare che il problema sia la ricorrente necessita’ di dividere le cose e le persone tra buone e cattive. Questa differenza tra la foglia di coca (la “buona”) e la cocaina (la “cattiva”) non e’ fatta soltanto da Evo Morales, ma di solito dagli indigeni che producono e vogliono commercializare la foglia di coca e non percepiscono che fanno le stesse attivita’ economiche di quelli che producono e vogliono commercializare la cocaina o qualsiasi altra merce. E’ fatta anche dalla maggior parte della gente che lavora con la riduzione dei danni, che presenta i consumatori come i buoni e non si incomoda se i “trafficanti” sono presentati come i “cattivi”. E’ fatta anche da quelli che riechedono la legalizzazione soltanto della marijuana (presentata come “buona”) e che cosi’ riproducono l’artificiale e dannosa differenza tra droghe lecite ed illecite. Mi pare che il problema e’ la visione limitata ed egoistica di quelli che guardano soltanto agli interessi suoi e cosi’ non si preoccupano con gli altri e comodamente scelgono qualcuno per recitare il ruolo del “cattivo”, affinche’ possano recitare il ruolo dei “buoni”. Speriamo che l’emozione e la bellezza presenti all’elezione ed all’investitura di Evo Morales non si perdano, non siano sconfitti da quella dannosa necessita’ di trovare il “cattivo” per essere accolto come “buono”. E forse piu’ di sperare, dobbiamo cercare una forma di aiutarlo ad allontanarsi da quella dannosa necessita’.
caro perdukistan, ok, non sono stato di stimolo. %-)
però non è un problemino da poco questa cosa che per il mondo non sia moralmente accettabile l'idea che qualcuno scelga di essere dipendente, oltre che dal cibo e dall'acqua, anche da una o più droghe.
ho risposto con un post ex novo ,)
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