1.09.2006

In Agro Pacs

Personalmente sono a favore del matrimonio gay e di una radicale revisione delle leggi sulle adozioni - e' un discorso complesso che sfocia nella riforma del diritto di famiglia e, volendo, pure della Costituzione stessa - nel frattempo pace in terra alle donne e uomini di buona volonta'.

7 comments:

Anonymous said...

malu: Certamente il trattamento uguale per coppie etero e omosessuali �
giustissimo e occorre che sia affermato nelle leggi, specialmente per quanto
riguarda alle adozioni. Ma la rivendicazione dei movimenti omosessuali
per il riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso mi
pare sbagliata, perch� rinforza l'interferenza dello Stato sulla
libert� individuale. Secondo me l'interferenza dello Stato nei rapporti
affettivi tra qualsiasi coppie etero od omosessuali � indebita. Gli
eventuali rapporti economici che possano originarsi a partire di quelli
rapporti affettivi potrebbero essere regolati dagli interessati stessi senza
l'interferenza statale. Mi pare che sarebbe pi� "progressista"
rivendicare la fine di qualsiasi matrimoni civili. Secondo me soltanto il
matrimonio religioso ha un senso. I non credenti possono fare una festa per
celebrare l'unione senza aver bisogno di una presenza statale in una
tale celebrazione.

perdukistan said...

diciamo che, in mancanza di meglio, lo stato resta il garante dei diritti individuali. perche' questo possa accadere occorre che, se pur in maniera minima, regolamenti le interazioni umane, anche quelle private altrimenti non riesco a capire come si possano affrontare casi di violazione di diritti civili oppure di truffe di vario genere... il matrimonio religioso ha un senso per chi ci crede, c'e' chi ritiene che non possa essere negato alle coppie omosessuali, forse non hanno tutti i torti, almeno in contesti in cui lo stato garantisce privilegi alle chiese

Anonymous said...

caro perdukistan, concordo, specie se fra le righe c'è pure un accenno alla poligamia.

perdukistan said...

ma la poligamia e' un problema che, come tutto del resto, si puo' affrontare seriamente se e solo se si garantiscono tutti i diritti delle donne sempre

Anonymous said...

caro perdukistan, certo, certo.

"poliginia e poliandria" tutti i cornuti si portano via. %-)

Anonymous said...

Malu: Cosa pensi che la legge (o lo stato) deva regolare nel tema dei rapporti affettivi tra le coppie? Certamente lo stato e' (o almeno deve essere) il garante dei diritti individuale, ma in questo tema non riesco a vedere qualsiasi regolazione non invadente oltre della regolazione dei rapporti economici che possano originarsi a partire di quelle relazioni affettivi. Gli altre regolazioni, oggi o storicamente, sono sempre quelli che impongono delle restrizioni al divorzio e anche alle mere separazioni. I rapporti economici possono essere regolati dalla coppia stessa che puo' firmare dei contratti sui beni che voglia far diventare comuni. E qualsiasi violazione di diritti o qualsiasi truffa puo' essere affrontata dallo stesso modo che si sono affrontati le violazioni o truffe che succedono tra persone che non hanno quelli rapporti affettivi. Non mi pare giusto che lo stato stabilisca dei doveri per le coppie. Mi pare che i rapporti affettivi non devono originare dei doveri o dei diritti. Devono soltanto essere vissuti con amore, mentre questo c'e'.

E quando l'amore non c'e' piu' non ha niente da fare, non si puo' esigere niente, non si deve chiedere compensazioni economiche come si fa quando la legge stabilisce dei doveri e dei diritti specifici per le coppie. E come si puo' vedere nei giudizi di famiglia tali richieste sono di solito accompagnate da sentimenti negativi come la vendetta (sentimenti negativi anche perché fanno male a chi li prova) e contribuiscono perché le donne rimangano sotto la dipendenza degli uomini.

perdukistan said...

chissa' quanti matrimoni son frutto d'amore... a parte questo non volevo dire che lo stato deve poter imporre dovere ai coniugi e/o a uno di loro in caso di disputa o cessazione del rapporto (o dell'amore) dicevo solo che, conoscendo come la legge viene applicata nel mondo (cioe' male e con privilegio sempre nei confronti dei cittadini di sesso e comportamento "maschio") la possibilita' di poter registrare un'unione per tutelare la parte debole mi sembrerebbe, se non altro, un possibile deterrente alla sottomissione di una, o piu', delle donne coinvolte. e' chiaro che in una societa' ideale, ma ahime' astratta, questo tipo di problema non si porrebbe (almeno in questi termi di 'regolamentazione'). vivendo in questo mondo invece ho paura che, almeno in attesa della rivoluzione radicale, si debba convivere col male minore della regolamentazione governativa anche delle relazioni "amorose"