1.10.2006

Amnistia: passa modifica Buemi

da un lacio APCom: "Dopo quasi cinque ore di dibattito, la commissione Giustizia di Montecitorio dà il primo via libera ad un provvedimento di clemenza a favore dei detenuti. Accanto all'indulto, previsto dal testo base giacente in commissione dal gennaio 2003, viene inserita anche l'amnistia grazie all'approvazione di un emendamento del responsabile Giustizia dello Sdi, Enrico Buemi. Resta comunque la pesante incognita dell'Aula dove sarà necessaria la maggioranza dei due terzi su ogni articolo del provvedimento. Ds e Margherita restano infatti contrari all'amnistia (oggi si sono astenuti), la Lega si oppone a qualsiasi provvedimento di clemenza così come An, oggi assente in Commissione.

Il testo approvato prevede che sia concessa l'amnistia "per ogni reato non finanziario per il quale è stabilita una pena detentiva non superiore nel massimo a quattro anni ovvero una pena pecunaria, sola o congiunta a detta pena". L'amnistia è inoltre concessa per i reati a mezzo stampa, per la violenza o minaccia e resistenza a pubblico ufficiale sempre che non abbia causato lesioni personali gravi o morte, per rissa, truffa, per ogni reato commesso dai minori di diciotto anni salvo alcune eccezioni. Non è concessa invece ai recidivi, ai delinquenti abituali, o professionali o per tendenza. Non si applica, inoltre, ai reati commesi dai pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, ai reati di mafia, ai reati commessi in occasione di calamità naturali, ai reati di evasione, a quelli di false dichiarazioni al difensore e al pm, ai reati di violenza privata. Resta l'indulto non superiore ai due anni per chi abbia scontato un quarto della pena e non superiore ai 10 mila euro per le pene pecuniarie.

"L'emendamento Buemi è peggiorativo e pericoloso rispetto al testo precedente", ha detto nel corso dell'esame il responsabile Giustizia della Lega, Carolina Lussana. Critici anche Ds e Margherita. "Chi ora vuole l'amnistia oltre l'indulto - ha detto il dielle Pierluigi Mantini - in realtà non vuole nulla. Si porterà in Aula un'amnistia tecnicamente inutile, con l'intento di modificare il termine di efficacia, contro la Costituzione. Un bluff inaccettabile che dimentica totalmente i diritti costituzionali e le sofferenze dei cittadini detenuti in condizioni incivili". Soddisfatto per l'inserimento dell'amnistia il verde Paolo Cento che rest però pessimista sull'approvazion finale: "Il provvedimento non ha ancora i numeri per essere approvato in Aula".

Domani la Commissione si riunirà al termine dell'Aula per votar il mandato al relatore Nino Mormino (Fi). Si attende, infatti, il parere della commissione Affari Costituzionali in particolare sul problema sollevato oggi della data. Secondo la Costituzione infatti (art. 79) i provvedimenti di clemenza non possono essere applicati ai reati commessi successivamente alla presentazione del disegno di legge che li introduce. E il testo che e' ora all'esame della commissione Giustizia della Camera porta la data del 1 giugno 2001. Buemi ha tentato di 'postdatare' almeno l'amnistia (non prevista nel testo iniziale) con un emendamento ma dopo una lunga discussione in Commissione si è scelto di interpretare alla lettera la norma costituzionale. Domani alle 10 si riunirà la conferenza dei capigruppo di Montecitorio che avrà il compito di calendarizzare il provvedimento messo a punto oggi dalla Commissione.

1 comment:

Anonymous said...

thriller...