12.13.2005

Schnauzernegger

Alle 0035 di ieri notte è stato terminato il 51enne Stanley Tookie Williams ex-leader della gang dei Crips che nel 1979 aveva brutalmente assassinato quattro persone. A niente son valsi gli appelli nazionali e internazionali al Governatore della California Arnold Schwarzenegger affinché concedesse la grazia a qualcuno che nello scontare la propria pena aveva iniziato a riconsiderare quanto fatto in gioventù.

Sergio d'Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino, ha da poco rilasciato una dichiarazione che sottoscrivo in pieno e che riguarda non tanto la pena di morte quanto l'amministrazione della giustizia nella più antica democrazia liberale del mondo.

Dice d'Elia "Uccidere una persona che ha passato 25 anni nel braccio della morte, equivale a uccidere un innocente, una persona che forse - sottolineo forse - non era estranea al delitto, sicuramente però una persona diversa da quella del delitto. E' una giustizia letteralmente spietata quella che non sa cogliere la diversità, l'innocenza ritrovata dell'uomo della pena rispetto a quello del delitto. Che giustizia è quella che dopo un quarto di secolo entra in una cella, afferra un uomo che negli anni ha maturato un distacco netto e profondo dal suo passato e non costituisce più una minaccia per nessuno, lo lega ad un lettino e lo giustizia a sangue freddo? E' la giustizia dell'"occhio per occhio" dell'Antico Testamento: una giustizia elementare, primordiale, banale; è una giustizia senza pietà, senza grazia e senza speranza. Una giustizia che non abbia in sé il dono della grazia non è una giustizia forte, è una giustizia debole, monca, incompleta".

8 comments:

Anonymous said...

infatti.

ci pensavo ieri sera lavandomi i denti dopo aver appreso la notizia. le esecuzioni cinesi o iraniane ci possono apparire "infami" ma al tempo stesso "esotiche", appartenenti ad altre culture, ad altre civiltà, così come ci può nauseare l'idea di mangiare cani o serpenti o formiche fritte (o rane o lumache, ma vabbè).

invece dagli stati uniti (patria di kennedy e del babbo natale delle coca cola) e in particolare dal governatore schwarzenegger, ci si aspetterebbe un approccio più "cristiano".

cazzarola, mi aspettavo il contrario, ci sono rimasto male.

perdukistan said...

più che altro ci si aspettava un approccio di quelli che comunque ritengono che con la pena c'è possibilità di recupero... io dal gubernator non m'aspettavo nulla, sia perché il signore politicamente è scarso, sia perché, magari proprio per qesta scarsità, mi pare in calo nei sondaggi popolari e quindi ha bisogno di rafforzare la propria base...

Anonymous said...

uè perdukistan, il tuo "più che altro" era il mio "infatti". %-)

ma dal gubernator mi aspettavo la grazia perché i giornali che ho letto me lo hanno proposto come "tiepido" sulla pena di morte, e pensavo che volesse dimostrare di essere un vero politico oltre che un exattore.

insomma, che non prendesse la vita come un film.

perdukistan said...

ma che giornali leggi? il foglio? notizie radicali? :D

Anonymous said...

il primo solo per guia soncini (se aprisse un blog mi farebbe un favore), il secondo molto volentieri.

ma la mia fonte primaria per cavalcare lo spirito del tempo rimane "max" francese.

perdukistan said...

per cavalcare lo spirito del tempo andrebbe lette, ahimé, la parte "economica" del financial times. certo le foto su max son migliori, ma non si può avere tutto...

Anonymous said...

Qui sono in disaccordo..Prendo il testo che hai riportato...cosa vuol dire? Che avrebbero dovuto ammazzarlo subito? Che lasciargli il tempo di pentirsi e diventare buono e di vivere 15 o più anni é stata una crudeltà?
Questo argomento mi ha molto appassionato ed ho fatto un post controcorrente, perché, anche se sono contraria alla pena di morte, non mi ha fatto assolutamente pena un assassino come lui. La pietà la riservo alle vittime e non ai carnefici.
Ma già....il perdono cristiano....ma chi ci crede?
Ciao!

perdukistan said...

non credo che si tratti né di pietà né di perdono, bensì di opera di governo di fenomeni di violenza. se, per una volta (ma non credo che siano poi così tanti i recidivi) un prominent crimiana, cambia radicalmente condotta di vita, credo che riconoscere il cambiamento e dar la possibilità di restituire ad altri ciò che ha tolto non sia necessariamente in linea con l'affermazione delle giustizia. questo per me resta il grande problema nei confronti degli USA non riescono più a dare il buon esempio in niente...