Le Nazioni Unite adottano una decisione storica sulla moratoria globale sulle esecuzioni
Il voto espresso ieri dal III Comitato dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite in favore di una moratoria globale sulle esecuzioni rappresenta per Amnesty International “una risoluzione storica e un grande passo avanti verso l’abolizione della pena di morte nel mondo”.
La risoluzione, che ha ottenuto un sostegno di 87 paesi di ogni regione del mondo ed è stata passata con 99 voti a favore, 52 voti contrari e 33 astensioni, verrà formalmente adottata a dicembre dall’Assemblea generale in sessione plenaria.
Amnesty International chiederà a tutti i paesi di istituire una moratoria sulle esecuzioni, non appena l’Assemblea generale avrà adottato la risoluzione.
Nel 1971 e nel 1977 l’Assemblea generale aveva adottato due risoluzioni, in cui affermava che sarebbe stato “desiderabile” che gli Stati abolissero la pena di morte.
La risoluzione di ieri va oltre, in quanto chiede agli Stati che ancora mantengono la pena capitale “di istituire una moratoria sulle esecuzioni in vista dell’abolizione”; sollecita questi Stati a “rispettare gli standard internazionali che prevedono garanzie sulla protezione dei diritti delle persone che sono condannate a morte” e a “limitare progressivamente l’uso della pena di morte, riducendo il numero dei reati per i quali può essere imposta”; infine, chiede al Segretario generale di riferire all’Assemblea generale del 2008 sull’attuazione della risoluzione.
La decisione di ieri, adottata dal supremo organismo politico con la più ampia partecipazione di Stati, costituisce un chiaro riconoscimento della crescente tendenza internazionale verso l’abolizione della pena di morte, condiviso anche dal Segretario generale dell’Onu.
“Si tratta di un passo avanti decisivo verso un mondo libero dalla pena di morte” – ha dichiarato Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty International. “La moratoria sulle esecuzioni è uno strumento importante per convincere gli Stati che ancora ricorrono alla pena di morte ad avviare un dibattito nazionale e rivedere le proprie leggi”.
Sono 133 i paesi che hanno abolito la pena di morte nelle leggi o nella prassi. Nel 2006, solo 25 paesi hanno eseguito condanne a morte; il 91% delle esecuzioni ha avuto luogo in Cina, Iran, Iraq, Pakistan, Stati Uniti e Sudan. Il numero delle esecuzioni note ad Amnesty International, sempre nel 2006, è sceso a 1591, rispetto alle 2148 registrate nel 2005.
maddai!!!! “La moratoria sulle esecuzioni è uno strumento importante per convincere gli Stati che ancora ricorrono alla pena di morte ad avviare un dibattito nazionale e rivedere le proprie leggi”. facile dirlo a risultato acquisito... tacci!
Ma il risultato lo hanno lasciato acquisire a voi, che siete un partito, e vi hanno pure detto bravi.
Mica potevano acquisirlo loro che non sono un partito, e manco avrebbero neppure dovuto farlo intendere quel "bravi", ché così sembrano meno indipendenti.
Ma comunque, tanto, gli insulti se li pigliano ugualmente, quindi in fondo quello che fanno fanno.
A proposito Perdukistan quante persone hai liberato tu dal carcere quest'anno? :)
quest anno solo dal braccio della morte; l'anno scorso qualche decina di migliaia con l''indulto.
faccio comunque notare che quelli di amnesty, da sempre contrari alla moratoria perché secondo loro strqtegicqmente sbagliata, fin all ultimo minuto hanno fatto lobby contro la risoluzione. hai voglia poi a scrivere lettere ai galeotti...
mmm... quello non posso avertelo detto ;) Forse qualcuno che si stava spacciando per me.
Senti, secondo me il vostro problema con AI dipende solo dal fatto che non avete capito come loro funzionano. Mo' te lo spiego. In base al loro statuto, AI è indipendente da partiti governi e gruppi religiosi. Quindi, quel che volevate che AI facesse, cioè un'appoggio esplicito alle iniziative politiche del partito, non ve lo avrebbero concesso mai (e di fatto così è stato). Questo, perché proibito dallo statuto. Coerentemente, prima avrebbero dovuto cambiare lo statuto, divenire organizzazione di parte e poi lo avrebbero potuto fare (la forma è sostanza, ne converrai).
Mi ricordo che Emergency la criticavate perché prendeva parte per Rifondazione, e le ONG secondo voi non debbono prendere parte; invece su AI diffondete voci inesatte, perché non prende parte, ma voi vorreste che la prendesse a vostro favore. Troppo comodo; oppure, prima mettetevi d'accordo con voi stessi: a parte il dovere morale per tutte le ONG di riconoscere il grandissimo, fondamentale, insostituibile oggettivo apporto dei pannelliani a tutti i campi del vivere civile (Capezzone diceva che il leader carismatico illumina come il sole) le ONG devono essere indipendenti dai governi e dai partiti, oppure no?
E poi, è proprio tanto importante sentirsi dare ragione da AI? Non avete delle idee vostre ed una determinazione a perseguirle? Che vi importa dell'assenso di un'organizzazione terza?
Detto questo, la moratoria è stata una grande battaglia che i radicali stanno vincendo in quanto partito. Scommetto che molti iscritti di moltissime ONG, che poi hanno una vita privata e opinioni personali, plaudono per questo successo. Solo, tu e qualcun altro non lo capite.
Per il resto ti contesto l'affermazione che AI fosse contraria alla moratoria. Ciò non è vero e ripeterlo equivale ad essere poco precisi o addirittura a mentire. Ti invito a non farlo, nell'interesse della tua credibilità in quanto alto responsabile di un partito politico.
Come vedi AI era a favore della moratoria, e semplicemente temeva non vi fossero i numeri. Quel comunicato era del '93. Quattro anni dopo, la moratoria ha raggiunto la maggioranza per due voti, e verrà certamente confermata in AG.
Insultare chi si sa che non risponderà, per prefiguarsi un capro espiatorio in caso di sconfitta, come alcuni di voi hanno fatto IMHO, è una cosa estremamente scorretta. Gandhi non ti avrebbe detto bravo.
Neanche so perché ti sto a scrivere queste cose: che me ne viene di Amnesty e di voi pannelliani? E' che accorgermi della demagogia, mi fa scattare la volontà di permettere ai fatti di emergere. E' la mia maledizione: sono radicale.
se fossi radicale non saresti anonimo. io ti dico che amnesty era contro a che si andasse avanti senza la certezza matematica della vittoria. il problema era che non esiste una certezza matematica in un'iniziativa politica. detto e certificato da tutti coloro coi quali ci siamo incontrati dal 1993. so come funziona amnesty e tra le varie sezioni solo quelle italiane era più avanti rispetto ai loro colleghi del nord europa che, fino a settembre, continuavano a fare pressing su belgio e olanda perché anche quest'anno non se ne facesse niente andandosi a rifugiare dietro a purismi che all'onu non hanno possibilità di applicazione neanche come ipotesi di scuola.
non esiste una certezza matematica in un'iniziativa politica.
Appunto: politica. AI non avrebbe potuto accompagnarvi in nessun caso.
Quanto alla tua affermazione secondo la quale AI in Nord Europa faceva attivamente lobbying contro la moratoria, credo probabile che tu possa aver frainteso il senso dei loro eventuali documenti: infatti la posizione di AI era di appoggio alla moratoria. Non si spiegherebbe altrimenti come delle sezioni locali possano avere linee divergenti: le sezioni locali non hanno autonomia di linea.
mmm... sarà mica che gli stati chiedevano pro forma ad Amnesty International un parere, AI rispondeva (nel '93 hai visto quel che dicevano) "secondo noi per ora potrebbero non esserci i numeri", e allora le varie diplomazie si paravano dietro alla scusa che "lo ha detto AI" Questo desiderio di pararsi dietro alle posizioni di AI non lo avete mica solo voi. E' un vizio generalizzato: se il parere era giusto, il politico se ne assume il merito. Se era sbagliato, rovescia la colpa su AI. Secondo me, fanno benissimo quelli di Amnesty a fare i preziosi, vista l'intrinseca scorrettezza di fondo dei politici. Anche voi: se si vince è solo per merito proprio (su wikipedia i 5.000.000 di firme di Sant'Egidio, Diego Galli non li ha mica ricordati nella nuova voce ad hoc sulla moratoria); se invece si è sconfitti, deve poter essere colpa degli altri.
politico a casa mia è altra cosa che partitico, e meno male che sei radicale... io fraintendo solo cose espresse in lingue che non maneggio e, per ora, l'inglese e il francese li capiscucchio. i documenti che ho visto al ministero degli esteri olandese, oltre che le lettere scritte da amnesty germania, erano molto molto molto scettiche relativamente all'iniziativa e motivavano tale scetticismo con la mancanza dei numeri.
i 5 milioni di firme mi pare che poco possano concretamente scaturire di per se stesse... e meno male che sei radicale...
Amico (non certo compagno) 5.000.000 di firme sono sicuramente una cacca di mosca rispetto all'iniziativa instancabile del Leader che guarda avanti tracciando già da oggi la strada del futuro, però sono 5.000.000 di firme e ve le siete dimenticate.
Per il resto, l'accusa è di essere stati scettici rispetto ai numeri? Questo è cosa diversa dal dire che si opponevano, come hai fatto. Nel 2004 erano ancora scettici, e quatro anni dopo la maggioranza è stata di due voti. Quando voi e sant'egidio avete vinto, vi hanno detto bravi (leggi tra le righe la dichiarazione più sopra "un passo decisivo").
essere scettici di fronte ai numeri senza proporre altro che l'attesa che le cose cambino a me pare essere contrari. se i 5 milioni di firme avessero uno sbocco praticabile (o fossero state raccolte in zone a rischio sicuramente il tutto avrebbe avuto una dimensione riconoscibile, far la raccolta nelle parrocchie non cambia le sorti dell'umanità). sant'egidio s'è speso per ricordare quanto ha fatto la santa sede a riguardo, io ricordo che il nunzio ha preso la parola per parlare a favore dell'emendamento "kacinsky" che voleva inserire il sacrosanto diritto alla vita del morituro come del nascituro. mi basta sapere, e ricordare, questo per continuare nella mia lettura non dogmatica, ma fattuale, di questi ultimi 13 anni.
"essere scettici di fronte ai numeri senza proporre altro che l'attesa che le cose cambino a me pare essere contrari."
Allora, dopo questo post ti saluto, perché credo che le rispettive posizioni siano chiare ai lettori.
La tua frase che cito, e che credo tu riferissi ad AI, secondo me illustra ancora una volta bene l'equivoco che fai rispetto al modus operandi di quella organizzazione, per come l'ho capito. Modus operandi diverso dal tuo, il che non significa che il tuo sia sbagliato.
AI è un'organizzazione indipendente dai partiti, OK? Quindi, chiede la liberazione dei singoli prigionieri o la grazia per i singoli condannati. Non si occupa di strategie di ampio respiro, che afferiscono all'attività dei partiti, dai quali essa resta indipendente per statuto. Tradotto in soldoni, AI all'ONU fa lobby contro la pena di morte, appoggia le iniziative che ritiene valide, ma non si sostituisce ai partiti nelle loro competenze. I singoli iscritti ad AI possono anche darsi alla politica partitica, ci mancherebbe altro, e molti lo fanno, nei partiti i più vari. Però AI in quanto tale resta indipendente dai partiti.
Dunque, visto che AI si attiva su casi singoli e non si da una strategia complessiva, non avrebbe avuto titolo a proporre nulla circa la strategia, e non lo ha fatto. Per il passato ha espresso dubbi circa i numeri, ed a mio avviso ha anche avuto ragione, visto che oggi soltanto la moratoria è passata con solo due (2) voti di maggioranza. Ricordi i "avremo tra i 100 ed i 105 voti"? Per fortuna sono stati 99, ma questo è un altro discorso e non voglio riaprirlo.
Non avanzare proposte non è essere contrari, come tu ed altri credete fosse da parte loro, bensì è stare al proprio posto, nel rispetto delle regole che si sono dati.
Tu invece continui a chiedere ad AI di comportarsi come un partito, e in particolare di allinearsi con quello di Pannella. La Zamparutti addirittura lo fece esplicitamente in un vecchio comunicato (cito a memoria: "Amnesty appoggi Pannella), il che per loro non è possibile.
Ma l'hai letta l'intervista a Pannella su LibMagazine? Oggi, persino lui dice "siamo stati traditi dai paesi europei. Cioè, non cì'erano i numeri. Quando AI lo ha messo in guardia sul possibile rischio, lui se l'è presa con AI (e voi tutti dietro al seguito). Adesso, rivendica lui la grande scoperta che i numeri non ci sono stati. Non è contorto tutto ciò? Ora mi dirai che sì i numeri non ci sono stati, ma è colpa di Amnesty, che glieli ha rubati.
27 comments:
E il commento di capezzone?
ecco che cosa ci ha dichiarato l'onorevole capezzolone: per me la moratoria universale è una cacata pazzesca!!!!!!!!!
ollallà ollellè la moratoria à gagnè!
quasi quasi per la prima volta gioco al lotto.
evvai! un precedente fondamentale! Ora c'è un enorme appiglio in più per batersi contro l'assassinio di stato nel mondo.
:)
...felinone, appunto :) Non avevo pigiato bene la elle.
per l'appiglio finale dovremo aspettare qualche settimana ancora...
Le Nazioni Unite adottano una decisione storica sulla moratoria globale sulle esecuzioni
Il voto espresso ieri dal III Comitato dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite in favore di una moratoria globale sulle esecuzioni rappresenta per Amnesty International “una risoluzione storica e un grande passo avanti verso l’abolizione della pena di morte nel mondo”.
La risoluzione, che ha ottenuto un sostegno di 87 paesi di ogni regione del mondo ed è stata passata con 99 voti a favore, 52 voti contrari e 33 astensioni, verrà formalmente adottata a dicembre dall’Assemblea generale in sessione plenaria.
Amnesty International chiederà a tutti i paesi di istituire una moratoria sulle esecuzioni, non appena l’Assemblea generale avrà adottato la risoluzione.
Nel 1971 e nel 1977 l’Assemblea generale aveva adottato due risoluzioni, in cui affermava che sarebbe stato “desiderabile” che gli Stati abolissero la pena di morte.
La risoluzione di ieri va oltre, in quanto chiede agli Stati che ancora mantengono la pena capitale “di istituire una moratoria sulle esecuzioni in vista dell’abolizione”; sollecita questi Stati a “rispettare gli standard internazionali che prevedono garanzie sulla protezione dei diritti delle persone che sono condannate a morte” e a “limitare progressivamente l’uso della pena di morte, riducendo il numero dei reati per i quali può essere imposta”; infine, chiede al Segretario generale di riferire all’Assemblea generale del 2008 sull’attuazione della risoluzione.
La decisione di ieri, adottata dal supremo organismo politico con la più ampia partecipazione di Stati, costituisce un chiaro riconoscimento della crescente tendenza internazionale verso l’abolizione della pena di morte, condiviso anche dal Segretario generale dell’Onu.
“Si tratta di un passo avanti decisivo verso un mondo libero dalla pena di morte” – ha dichiarato Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty International. “La moratoria sulle esecuzioni è uno strumento importante per convincere gli Stati che ancora ricorrono alla pena di morte ad avviare un dibattito nazionale e rivedere le proprie leggi”.
Sono 133 i paesi che hanno abolito la pena di morte nelle leggi o nella prassi. Nel 2006, solo 25 paesi hanno eseguito condanne a morte; il 91% delle esecuzioni ha avuto luogo in Cina, Iran, Iraq, Pakistan, Stati Uniti e Sudan. Il numero delle esecuzioni note ad Amnesty International, sempre nel 2006, è sceso a 1591, rispetto alle 2148 registrate nel 2005.
FINE DEL COMUNICATO Roma, 16 novembre 2007
maddai!!!! “La moratoria sulle esecuzioni è uno strumento importante per convincere gli Stati che ancora ricorrono alla pena di morte ad avviare un dibattito nazionale e rivedere le proprie leggi”. facile dirlo a risultato acquisito... tacci!
Ma il risultato lo hanno lasciato acquisire a voi, che siete un partito, e vi hanno pure detto bravi.
Mica potevano acquisirlo loro che non sono un partito, e manco avrebbero neppure dovuto farlo intendere quel "bravi", ché così sembrano meno indipendenti.
Ma comunque, tanto, gli insulti se li pigliano ugualmente, quindi in fondo quello che fanno fanno.
A proposito Perdukistan quante persone hai liberato tu dal carcere quest'anno?
:)
quest anno solo dal braccio della morte; l'anno scorso qualche decina di migliaia con l''indulto.
faccio comunque notare che quelli di amnesty, da sempre contrari alla moratoria perché secondo loro strqtegicqmente sbagliata, fin all ultimo minuto hanno fatto lobby contro la risoluzione. hai voglia poi a scrivere lettere ai galeotti...
Sì, certo, certo. Hai capito tutto. Chi te le racconta certe balle? E tu ci credi?
gesù, come non credergli
mmm... quello non posso avertelo detto ;) Forse qualcuno che si stava spacciando per me.
Senti, secondo me il vostro problema con AI dipende solo dal fatto che non avete capito come loro funzionano. Mo' te lo spiego. In base al loro statuto, AI è indipendente da partiti governi e gruppi religiosi. Quindi, quel che volevate che AI facesse, cioè un'appoggio esplicito alle iniziative politiche del partito, non ve lo avrebbero concesso mai (e di fatto così è stato). Questo, perché proibito dallo statuto. Coerentemente, prima avrebbero dovuto cambiare lo statuto, divenire organizzazione di parte e poi lo avrebbero potuto fare (la forma è sostanza, ne converrai).
Mi ricordo che Emergency la criticavate perché prendeva parte per Rifondazione, e le ONG secondo voi non debbono prendere parte; invece su AI diffondete voci inesatte, perché non prende parte, ma voi vorreste che la prendesse a vostro favore. Troppo comodo; oppure, prima mettetevi d'accordo con voi stessi: a parte il dovere morale per tutte le ONG di riconoscere il grandissimo, fondamentale, insostituibile oggettivo apporto dei pannelliani a tutti i campi del vivere civile (Capezzone diceva che il leader carismatico illumina come il sole) le ONG devono essere indipendenti dai governi e dai partiti, oppure no?
E poi, è proprio tanto importante sentirsi dare ragione da AI? Non avete delle idee vostre ed una determinazione a perseguirle? Che vi importa dell'assenso di un'organizzazione terza?
Detto questo, la moratoria è stata una grande battaglia che i radicali stanno vincendo in quanto partito. Scommetto che molti iscritti di moltissime ONG, che poi hanno una vita privata e opinioni personali, plaudono per questo successo. Solo, tu e qualcun altro non lo capite.
Per il resto ti contesto l'affermazione che AI fosse contraria alla moratoria. Ciò non è vero e ripeterlo equivale ad essere poco precisi o addirittura a mentire. Ti invito a non farlo, nell'interesse della tua credibilità in quanto alto responsabile di un partito politico.
http://library.amnesty.it/it_news.nsf/viewdoc?OpenForm&ParentUNID=AABDA7B74FE613EEC1256D5C0055BD23
Come vedi AI era a favore della moratoria, e semplicemente temeva non vi fossero i numeri. Quel comunicato era del '93. Quattro anni dopo, la moratoria ha raggiunto la maggioranza per due voti, e verrà certamente confermata in AG.
Insultare chi si sa che non risponderà, per prefiguarsi un capro espiatorio in caso di sconfitta, come alcuni di voi hanno fatto IMHO, è una cosa estremamente scorretta. Gandhi non ti avrebbe detto bravo.
Il link che ti ho dato era troppo lungo. Vai qui:
http://www.amnestylazio.it/2003/ALCS2003.shtml
e leggiti il comunicato
CS95-2003 07/07/2003
Neanche so perché ti sto a scrivere queste cose: che me ne viene di Amnesty e di voi pannelliani? E' che accorgermi della demagogia, mi fa scattare la volontà di permettere ai fatti di emergere. E' la mia maledizione: sono radicale.
se fossi radicale non saresti anonimo. io ti dico che amnesty era contro a che si andasse avanti senza la certezza matematica della vittoria. il problema era che non esiste una certezza matematica in un'iniziativa politica. detto e certificato da tutti coloro coi quali ci siamo incontrati dal 1993. so come funziona amnesty e tra le varie sezioni solo quelle italiane era più avanti rispetto ai loro colleghi del nord europa che, fino a settembre, continuavano a fare pressing su belgio e olanda perché anche quest'anno non se ne facesse niente andandosi a rifugiare dietro a purismi che all'onu non hanno possibilità di applicazione neanche come ipotesi di scuola.
non esiste una certezza matematica in un'iniziativa politica.
Appunto: politica. AI non avrebbe potuto accompagnarvi in nessun caso.
Quanto alla tua affermazione secondo la quale AI in Nord Europa faceva attivamente lobbying contro la moratoria, credo probabile che tu possa aver frainteso il senso dei loro eventuali documenti: infatti la posizione di AI era di appoggio alla moratoria. Non si spiegherebbe altrimenti come delle sezioni locali possano avere linee divergenti: le sezioni locali non hanno autonomia di linea.
mmm... sarà mica che gli stati chiedevano pro forma ad Amnesty International un parere, AI rispondeva (nel '93 hai visto quel che dicevano) "secondo noi per ora potrebbero non esserci i numeri", e allora le varie diplomazie si paravano dietro alla scusa che "lo ha detto AI" Questo desiderio di pararsi dietro alle posizioni di AI non lo avete mica solo voi. E' un vizio generalizzato: se il parere era giusto, il politico se ne assume il merito. Se era sbagliato, rovescia la colpa su AI. Secondo me, fanno benissimo quelli di Amnesty a fare i preziosi, vista l'intrinseca scorrettezza di fondo dei politici. Anche voi: se si vince è solo per merito proprio (su wikipedia i 5.000.000 di firme di Sant'Egidio, Diego Galli non li ha mica ricordati nella nuova voce ad hoc sulla moratoria); se invece si è sconfitti, deve poter essere colpa degli altri.
politico a casa mia è altra cosa che partitico, e meno male che sei radicale... io fraintendo solo cose espresse in lingue che non maneggio e, per ora, l'inglese e il francese li capiscucchio. i documenti che ho visto al ministero degli esteri olandese, oltre che le lettere scritte da amnesty germania, erano molto molto molto scettiche relativamente all'iniziativa e motivavano tale scetticismo con la mancanza dei numeri.
i 5 milioni di firme mi pare che poco possano concretamente scaturire di per se stesse... e meno male che sei radicale...
...nel 2003, non nel '93. Perdonami il qui pro quo.
appunto, ci son solo 10 anni di differenza...
Amico (non certo compagno) 5.000.000 di firme sono sicuramente una cacca di mosca rispetto all'iniziativa instancabile del Leader che guarda avanti tracciando già da oggi la strada del futuro, però sono 5.000.000 di firme e ve le siete dimenticate.
Per il resto, l'accusa è di essere stati scettici rispetto ai numeri? Questo è cosa diversa dal dire che si opponevano, come hai fatto. Nel 2004 erano ancora scettici, e quatro anni dopo la maggioranza è stata di due voti. Quando voi e sant'egidio avete vinto, vi hanno detto bravi (leggi tra le righe la dichiarazione più sopra "un passo decisivo").
senti, Perdu, tu come tanti sei accecato dall'ideologia. O forse è il sole che brilla troppo.
:)
essere scettici di fronte ai numeri senza proporre altro che l'attesa che le cose cambino a me pare essere contrari. se i 5 milioni di firme avessero uno sbocco praticabile (o fossero state raccolte in zone a rischio sicuramente il tutto avrebbe avuto una dimensione riconoscibile, far la raccolta nelle parrocchie non cambia le sorti dell'umanità). sant'egidio s'è speso per ricordare quanto ha fatto la santa sede a riguardo, io ricordo che il nunzio ha preso la parola per parlare a favore dell'emendamento "kacinsky" che voleva inserire il sacrosanto diritto alla vita del morituro come del nascituro. mi basta sapere, e ricordare, questo per continuare nella mia lettura non dogmatica, ma fattuale, di questi ultimi 13 anni.
"essere scettici di fronte ai numeri senza proporre altro che l'attesa che le cose cambino a me pare essere contrari."
Allora, dopo questo post ti saluto, perché credo che le rispettive posizioni siano chiare ai lettori.
La tua frase che cito, e che credo tu riferissi ad AI, secondo me illustra ancora una volta bene l'equivoco che fai rispetto al modus operandi di quella organizzazione, per come l'ho capito. Modus operandi diverso dal tuo, il che non significa che il tuo sia sbagliato.
AI è un'organizzazione indipendente dai partiti, OK? Quindi, chiede la liberazione dei singoli prigionieri o la grazia per i singoli condannati. Non si occupa di strategie di ampio respiro, che afferiscono all'attività dei partiti, dai quali essa resta indipendente per statuto. Tradotto in soldoni, AI all'ONU fa lobby contro la pena di morte, appoggia le iniziative che ritiene valide, ma non si sostituisce ai partiti nelle loro competenze. I singoli iscritti ad AI possono anche darsi alla politica partitica, ci mancherebbe altro, e molti lo fanno, nei partiti i più vari. Però AI in quanto tale resta indipendente dai partiti.
Dunque, visto che AI si attiva su casi singoli e non si da una strategia complessiva, non avrebbe avuto titolo a proporre nulla circa la strategia, e non lo ha fatto. Per il passato ha espresso dubbi circa i numeri, ed a mio avviso ha anche avuto ragione, visto che oggi soltanto la moratoria è passata con solo due (2) voti di maggioranza. Ricordi i "avremo tra i 100 ed i 105 voti"? Per fortuna sono stati 99, ma questo è un altro discorso e non voglio riaprirlo.
Non avanzare proposte non è essere contrari, come tu ed altri credete fosse da parte loro, bensì è stare al proprio posto, nel rispetto delle regole che si sono dati.
Tu invece continui a chiedere ad AI di comportarsi come un partito, e in particolare di allinearsi con quello di Pannella. La Zamparutti addirittura lo fece esplicitamente in un vecchio comunicato (cito a memoria: "Amnesty appoggi Pannella), il che per loro non è possibile.
Ma l'hai letta l'intervista a Pannella su LibMagazine? Oggi, persino lui dice "siamo stati traditi dai paesi europei. Cioè, non cì'erano i numeri. Quando AI lo ha messo in guardia sul possibile rischio, lui se l'è presa con AI (e voi tutti dietro al seguito). Adesso, rivendica lui la grande scoperta che i numeri non ci sono stati. Non è contorto tutto ciò? Ora mi dirai che sì i numeri non ci sono stati, ma è colpa di Amnesty, che glieli ha rubati.
:)
mi sa che qui se c'è uno che non capisce come funzionano le cose...
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